Gli ambientalisti dell’Adasc hanno denunciato l’ennesima presenza di una fumata nera che si innalzava dallo stabilimento industriale Raffineria di Milazzo, nel pomeriggio di ieri, più esattamente intorno alle 17,15.
Il presidente Giuseppe Maimone, in una nota, comunica di avere dato mandato ad un legale di redigere un esposto denuncia.
“Dopo circa 30 minuti – si legge nella nota – Maimone stesso ha cercato di contattare l’industria, e come di consueto, non è riuscito ad avere informazioni in merito all’accaduto”.
“Tale comportamento – sostiene il documento dell’Adasc – dimostra che il colosso industriale disconosce i termini di trasparenza, comunicazione, informazione ambientale, che non ha rispetto nei confronti della popolazione residente in un territorio martoriato per la presenza di stabilimenti industriali”.
“Esiste un muro- spiega Maimone- fra raffineria e popolazione, noi abbiamo il diritto di sapere realmente che cosa è accaduto all’interno dello stabilimento. Sicuramente domani con un comunicato stampa ci spiegheranno che si è trattato di un riavvio di un impianto dopo la stop per la manutenzione oppure di un blocco; oppure qualche dirigente rilascerà qualche dichiarazione, come avvenuto 3 mesi fa, sostenendo che era una semplice nuvoletta nera, che ha creato solo impatto visivo senza arrecare danni all’ambiente e alla popolazione”.
L’Adasc auspica un intervento immediato da parte dei sindaci dell’Area ad Elevato Rischio, della Provincia Regionale di Messina, del Prefetto.