Si era partiti da un qui pro quo. Il Genio Civile aveva ordinato la messa in sicurezza del torrente San Michele e il Comune, nell’effettuarla, aveva anche staccato l’impianto di pubblica illuminazione esistente ai margini del torrente. Immediate le ovvie proteste dei residenti della zona e le precisazioni del Genio Civile il quale sottolineava che il distacco dell’illuminazione nulla aveva a che vedere con gli interventi di messa in sicurezza.
Il paradosso della vicenda va a sovrapporsi ad una situazione che per gli abitanti della zona è già complicata: niente opere di urbanizzazione, niente parcheggi, servizi pubblici (raccolta e smaltimento dei rifiuti, trasporti, rete fognaria e del gas, ricezione televisiva e di telefonia mobile) ridotti all’osso, inesistenza della toponomastica con conseguente inefficienza del servizio di recapito postale. L’ultimo dei paradossi, però, il distacco della luce, è servito a riunire le parti.
Per migliorare la viabilità della zona, la soluzione era stata proposta lo scorso anno dall’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca: la costruzione di una strada arginale al torrente, simmetrica a quella esistente, nella quale eliminare il doppio senso e mantenere quindi una strada per salire ed una per scendere. Ma, sottolineava ancora Sciacca, al Genio Civile, da parte del Comune, non era mai aggiunto alcun progetto in tal senso.
La scorsa settimana, durante una riunione a San Michele col quartiere e il Genio Civile per discutere dei problemi della zona, distacco della pubblica illuminazione compreso, un rappresentante del comitato di zona, Ferdinando Croce, ha invece sottolineato che un progetto preliminare di messa in sicurezza dell’alveo torrentizio con la costruzione di un’altra strada arginale, sia stato in realtà già redatto dai dipartimenti tecnici del Comune ma che non sia mai stato ufficialmente trasmesso ai vertici del Genio Civile.
Ecco allora che ieri il commissario Croce ha indetto una seduta straordinaria dell’Osservatorio sulla Sicurezza dei torrenti cittadini. Erano presenti i dirigenti tecnici del Comune, Antonio Amato e Salvatore Saglimbeni, l’ing. Sciacca e il presidente della V circoscrizione, Alessandro Russo. Ed è venuto fuori che il progetto c’è, ma l’iter non è mai stato portato avanti.
“Abbiamo anzitutto ribadito – afferma l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – che il distacco della pubblica illuminazione non era elemento che interessava la messa in sicurezza del torrente. Abbiamo anche appurato l’esistenza di questo progetto per la strada arginale. Ci siamo subito mossi per contattare il commissario regionale per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Maurizio Croce, che ci ha confermato la possibilità di usufruire di un finanziamento quantomeno per uno stralcio della strada in progetto”.
Adesso il Comune dovrà quindi portare avanti l’iter e trasformare il progetto preliminare in definitivo per accedere al finanziamento. Per il momento, allora, tutti soddisfatti, compreso il comitato degli abitanti di San Michele.
Ed anche Sciacca si mostra soddisfatto per gli interventi che si stanno effettuando: “A parte l’inconveniente relativo all’illuminazione, per il quale è stata fatta chiarezza, l’osservatorio dei torrenti cittadini sta lavorando bene. Altro segnale positivo è la convenzione stipulata tra la Regione e l’Ente di Sviluppo Agricolo. Finalmente si vede una buona attività istituzionale. Se tutti facciamo la nostra parte, si possono ottenere buoni risultati per la messa in sicurezza del territorio”.
(Marco Ipsale)