Palazzo Zanca è ancora una volta fuori tempo massimo per approvare il bilancio consuntivo e la Regione nomina un commissario ad acta. Torna, a distanza di un anno, Antonino Garofalo che darà al Consiglio comunale una data indifferibile entro la quale dare votare il consuntivo 2013, così come era successo sempre sotto l'amministrazione Accorinti per il consuntivo 2012. La notizia è arrivata questa mattina a Palazzo Zanca e imporrà al Civico Consesso una nuova corsa contro il tempo per esitare il documento finanziario ed evitare la decandenza. Il commissario ad acta adesso formalizzerà una diffida proprio nei confronti del Consiglio con il termine entro il quale votare il consuntivo.
Una nomina che arriva adesso perchè, se fino a una decina di giorni fa il ritardo era addebitabile solo all'esecutivo di Palazzo Zanca, adesso che i Revisori dei Conti hanno rilasciato il loro parere sul documento il Consiglio non ha più attenuanti. Deve votare il consuntivo 2013. Può approvarlo o bocciarlo, come accadde sotto commissariamento nel 2011. Ma deve votare. Adesso bisognerà capire quanto tempo il commissario ad acta ha intenzione di concedere. In genere sono circa trenta i giorni, in questo caso però visto già il grande ritardo accumulato potrebbe decidere di lasciare al massimo 15 giorni. Se non rispetterà i termini andrà verso la decadenza,il consuntivo 2013 passerà nelle mani del commissario, il rischio dissesto si avvicina di nuovo in modo prepotente.
Una batosta che arriva in un momento di super lavoro per 40 consiglieri che in pochi giorni, sempre con il fiato sul collo e in zona Cesarini, si sono ritrovati a votare atti importantissimi come il Piano di riequilibrio decennale, il Regolamento Iuc e le tariffe Tasi. Oggi è iniziata la discussione sulla Tari, la tassa sui rifiuti, questo fuori programma potrebbe però cambiare l'agenda dei lavori.
Non bisogna dimenticare che sul consuntivo 2013 pesa ancora il parere negativo del Collegio dei Revisori dei Conti. L'amministrazione, con in testa il vicesindaco e assessore al Bilancio Guido Signorino, si è impegnata a modificare il bilancio alla luce dalle osservazioni mosse dall'organo contabile. Inizialmente si era pensato a ritirare la delibera per ripresentarne una totalmente nuova, poi l'assessore Signorino e il Segretario Antono Le Donne hanno avanzato l'ipotesi di costruire un maxi emendamento che di fatto modifica tutta la delibera senza però la necessità che questa debba essere ritirata. Si erano impegnati a farlo in tempi brevissimi, in modo da mettere il Consiglio nelle condizioni di poterlo votare entro dieci giorni dal voto sul piano di riequilibrio. Ad oggi però non ci sono notizie, anche Signorino è stato travolto dalla priorità Iuc e Tasi, il commissarimento della Regione però adesso impone di rivedere tutto ancora una volta.
L'amministrazione deve decidere al più presto come rispondere alle criticità evidenziate dai Revisori: mancato rispetto del termine di approvazione del rendiconto 2012; continuo ricorso all’anticipazione di tesoreria; mancato rispetto di almeno la metà dei parametri di deficitarietà strutturale; mancato rispetto della percentuale prevista dalla legge per la copertura dei servizi a domanda individuale; errata operazione di regolarizzazione contabile relativa alla contabilizzazione del pagamento della sanzione per lo sforamento del patto di stabilità; fitti attivi sovrastimati. Queste sono solo alcune delle 13 criticità riscontate dal Collegio dei revisori dei conti nel bilancio consuntivo 2013 e messe nere su bianco nella relazione di 95 pagine depositata a Palazzo Zanca e già illustrata dal presidente Dario Zaccone in Commissione bilancio (vedi articolo correlato).
F.St.