All’Amam è iniziata la lotta ai morosi dell’acqua. Già da alcune settimane il nuovo Cda dell’azienda acquedotto, presieduto da Salvo Puccio, ha avviato il percorso per sanzionare in modo netto abusivi e morosi, dal momento che sono proprio questi comportamenti a causare l’aumento dei coefficienti del costo di distribuzione di acqua in città. A Messina il numero dei “furbetti” dell’acqua è abbastanza altro e per comprendere la gravità dell’evasione basta leggere i numeri: oltre il 40% di acqua erogata in città non corrisponde agli incassi per cronica morosità degli utenti, molti dei quali neanche figurano censiti.
Nell’ambito dell’operazione lotta ai morosi questa mattina i controlli sono stati effettuati a Piazza Duomo nei confronti di un noto locale di ristorazione dove si sono recati gli operatori ed i responsabili del recupero crediti dell’Amam insieme ai vigili urbani coordinati dal commissario Giardina.
Sembra che l’esercente da circa 7 anni risulti non in regola con i pagamenti per la fornitura idrica ed abbia accumulato debiti per oltre 30 mila euro.
In passato era stata avviata un’interlocuzione tra il commerciante e l’Amam ma a quanto sembra le bollette hanno continuato ad accumularsi.
Sono inoltre in corso una serie di verifiche su tutte le fonti di approvvigionamento idrico del locale per controllare se vi siano altre irregolarità oltre alla morosità che deve comunque essere sanata in tempi brevi, pena una serie di interventi compresa l’interruzione dell’erogazione e la chiusura del contatore. L'esercente ha comunque avviato nelle scorse settimane un'interlocuzione con Amam anche alla luce di una situazione oggettiva cittadina di crisi che richiede la necessità di rateizzare il debito in modo congruo.
"Le iniziative di verifica e repressione delle utenze morose e di quelle abusive- ha commentato il presidente dell'Amam Salvo Puccio- s'inseriscono nell'azione che l'azienda vuol portare avanti anche e sopratutto con il pugno duro che il sindaco ha chiesto di applicare senza distinzione di sorta. S'intende perseguire un principio di parità di doveri con il fine di poter distribuire parità di diritti tra gli utenti del servizio idrico e depurativo sino ad offrire un servizio che possa essere considerato in linea con la tariffa corrisposta"
I controlli continueranno a tappeto nelle prossime settimane per avviare anche quanto previsto dal Salva Messina a proposito della lotta all’evasione delle imposte che risulta uno dei “vulnus” anche del Piano di riequilibrio degli anni scorsi.
L’azione di recupero crediti è invece uno dei punti sui quali l’amministrazione De Luca vuol puntare anche attraverso un’anagrafe contributiva unica con una banca dati integrata.
Si paga meno solo se si paga tutti
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Rosaria Brancato