Si avvicina alla conclusione il maxi processo ai dipendenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Messina accusati di assenteismo. L’indagine della Guardia di Finanza sfociò in 4 arresti nel dicembre 2012 e fece scalpore: i finanzieri avevano piazzato delle telecamere spia all’ingresso dell’Istituto scoprendo diversi episodi di “uso allegro” del badge. Tanti i casi di impiegati che si allontanavo arbitrariamente per prendere un caffè. Per alcune di loro le contestazioni sono più serie e il tempo di assenza arbitraria dal posto di lavoro, pur ufficialmente risultando in ufficio, molto più lungo.
Proprio in questi giorni l’accusa, rappresentata per tutto il processo dal PM Antonio Carchietti, ha depositato la propria requisitoria, compendiata in una relazione di 250 pagine nelle quali ha tirato le fila degli accertamenti della Finanza e di quanto è emerso nel corso del lungo processo. Alla fine ha avanzato richiesta di condanne per 77 degli 80 imputati. La Procura ha sollecitato anche qualche assoluzione parziale e l’assoluzione totale di soli 3 imputati.
Adesso la parola passa ai molti difensori, poi la decisione spetterà al giudice.
Di seguito le richieste dell’accusa. Otto mesi e 15 giorni di reclusione per: Antonino Salvatore Aliberto, Carmelo Maria Cacciola,Salvatore Cicero, Eugenio La Bella, Gaetano Sidoti, Antonino Novak, Ulisse Cambria, Daniele Gemelli, Antonino Sergio Piana, Gaetano De Salvo.
Sei mesi e 15 giorni di reclusione per: Sebastiano Pino, Giovanni Luigi Santoro, Maria della Neve Barbera, Concettina Tommasini, Paolo Bombaci, Antonio Danzè, Antonino Bonanno, Patrizia Emanuele, Antonino Cardile, Pietro Certo, Vincenzo Musicò, Antonino Puglisi, Elio Sidoti, Vincenza Matriscia, Marianna Ricci, Valerio Colicchia, Filippo Di Stefano, Donata Latteri, Alessandro Sisci, Tiziana Versaci, Giovanni Bombaci, Santi Grillo, Salvatore Scarcella.
Quattro mesi e 15 giorni di reclusione per: Maria Grazia Arena, Salvatore Barbaro, Ninfa Oliva, Giuseppa Galeano, Giuseppe Vento, Giuseppe Iofridda, Alfonsina Raffone, Santi Panarello, Valentina Denaro, Maria Gaudio, Maria Grazia Micalizzi, Angela Mazzone, Gabriele Scolaro, Maurizio Giliberto, Francesco Anastasi, Giuseppe Crisafulli, Pasquale Mazzeo, Anna Morabito, Giovanni Munafò, Salvatore Pizzi, Renato Villari, Maria Zona.
Cinque mesi e 1 giorni di reclusione per: Giuseppa Testagrossa, Maria Mollura, Francesco Ragno, Giuseppa Rosalba Billè, Liliana Buffo, Pietro Visalli, Loredana Cipitì, Rosa Orioles, Tommasa Grasso, Giuseppe Previti, Domenico Olivo, Giovanni Rinaldo, Antonio Zanghì, Gaspare Accordo, Ilenia Algisi, Giuseppina Cacciola, Carmelo Gibilisco, Antonio Giuseppe Mancuso, Paolo Milone, Ernesto Scorza, Carmela Tringali, Rocco Micale. Per tutti l’accusa ha chiesto multe fino ad un massimo di 650 euro.
Assoluzione per Maria Bignoli, Domenico Oliva, Giovanni Micali.
Alessandra Serio