“Il Consorzio universitario jonico non smobilita”. Ad assicurarlo è il sindaco di Furci, sede dell’ente, Sebastiano Foti. “Non c’è alcuna intenzione – spiega il primo cittadino – di chiudere uno sportello al servizio di un migliaio di studenti dell’intero comprensorio, anche perché al momento i soldi per andare avanti ci sono”. Foti ha aggiunto che “l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani ha previsto in bilancio 8mila euro, come lo scorso anno e i Dr, nel corso di un incontro pubblico che ha avuto luogo nei giorni scorsi a S. Teresa di Riva, hanno annunciato un contributo di circa 5mila euro. La chiusura è scongiurata. Tra l’altro – prosegue il sindaco – ho avuto modo di sentire il rettore dell’Università degli studi di Messina, il quale ha espresso ferma volontà di mantenere la struttura consortile, ovviamente ricambiata da parte mia”.
Quella del sindaco è una sorta di replica alle dichiarazioni e alle istanze dell’ex consigliere provinciale Matteo Francilia, il quale nei giorni scorsi ha lanciato un appello affinché si convochi al più presto un incontro con i dodici primi cittadini dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche sulla paventata chiusura del Consorzio universitario. La riunione dovrebbe servire anche a fare il punto sulla questione economica e gestionale del servizio erogato presso i locali del Centro diurno di Furci. “Confido nella sensibilità dei sindaci dell’ente sovra comunale – ha dichiarato Francilia – i quali certamente capiranno che per anni abbiamo lottato per questa struttura. Sarebbe una sconfitta perderla senza reagire”. Si chiede quindi “una soluzione idonea per garantire un punto di riferimento importante a circa mille studenti del comprensorio” che va da Scaletta a S. Alessio, hinterland compreso”. Francilia è convincto che un ruolo importante potrebbe averlo proprio l’Unione dei Comuni.
Carmelo Caspanello