Furci. A scuola con cappotto e… canotto: gli studenti si rifiutano di fare lezione

Gli studenti dell’Istituto d’Istruzione superiore di Furci Siculo questa mattina hanno incrociato le braccia. Si sono rifiutati di entrare in classe per le condizioni in cui sono costretti a fare lezione. All’addiaccio e col… canotto. Lo sciopero era stato annunciato già ieri, quando fuori nevicava e all’interno non si potevano accendere termosifoni e non perché manca il gasolio, quello c’è. Ma perché non è stata ancora fatta la manutenzione dell’impianto. “Piove dentro i locali – è il coro unanime – e per il freddo degli ultimi giorni era necessario stare in aula col cappotto considerato che non sono stati attivati i termosifoni. “Fra poco – aggiungono gli studenti – dobbiamo munirci di canotto in quanto in un corridoio in particolare, quello che conduce alle aule prefabbricate, ogni volta che piove si forma una pozzanghera lunga diversi metri. Una emergenza, diventata quotidianità.

Finora tutto era filato liscio per le belle giornate. Ma appena è arrivato l’inverno la situazione è precipitata”. Disagi che si registrano da anni e che si ripetono con canonica puntualità. I rappresentanti degli studenti in tarda mattinata hanno fatto sapere che l'impianto di riscaldamento, dopo lo sciopero, è stato attivato. Ma loro rimangono vigili. Ed hanno avviato una raccolta di fime da presentare all'ex Provincia, in calce ad un documenti in cui segnalano le situazioni di disagio e pericolo che si registrano a scuola. L’Istituto d’Istruzione superiore di Furci annovera centinaia di iscritti provenienti dall’intero comprensorio ed accorpa Turistico, Geometra, Ragioneria e Professionale. Adesso si attende la manutenzione dell’impianto di riscaldamento, che dovrebbe essere fatto al più presto, assicura il fiduciario del preside. Dalla scuola evidenziano che l’Istituto, comunque, non ha responsabilità. Che sono dell’ex Provincia. Gli studenti lamentano una situazione di disagio da tempo, ma non era stato fatto nulla. Quella dei termosifoni è una situazione paradossale, considerato che gli allievi e i docenti non ne hanno potuto usufruire nei giorni più freddi dell’anno. Adesso sono comunque tornati in funzione.

Carmelo Caspanello