L’estate non è ancora terminata, ma a Furci già divampano le polemiche sul modo in cui è stata gestita dall’Amministrazione comunale. Il paese è stato tappezzato di manifestini, firmati dai consiglieri di minoranza: Sarah Vita, Pietro Trimarchi, Francesco Moschella, Chiara Cocuccio e Francesco Rigano. Tra il serio e il faceto viene evidenziato che “l’Amministrazione comunale ha affidato a ditte esterne tutti i servizi, gravando di ulteriori costi la cittadinanza”. Il capogruppo di opposizione, Francesco Rigano va presto oltre: “E’ stato consentito ad alcuni dipendenti comunali stanchi di rimanere a casa e godere il meritato riposo compensativo nei mesi di giugno, luglio e agosto. Noi cittadini – incalza Rigano – paghiamo sempre più tasse (la spazzatura in due anni è raddoppiata), in cambio di un paese sporco, caotico e abbandonato. Ci scusiamo per il disagio – conclude, rivolgendosi a residenti vacanzieri – ed auguriamo a tutti un buon proseguimento di estate a tutti”.
Secondo la minoranza, i disagi che si sono registrati nei giorni a cavallo di Ferragosto sarebbe frutto di “carenze amministrative e organizzative”. I problemi maggiori hanno riguardato i parcheggi e la viabilità. Percorrere gli 800 metri di Statale che tagliano in due il paese in determinate ore della giornata è un incubo. Non c’è, inoltre, un piano definito per scongiurare i gravi disagi che, puntualmente, si ripercuotono sui residenti. A ciò va aggiunta la carenza di personale, soprattutto per quanto concerne i vigili urbani. Un organico ridotto all’osso e privo di un comando operativo dall’inizio dell’anno in corso. Insomma, viene garantito il minimo indispensabile. E, ad avviso della minoranza, “forse nemmeno quello”.
Carmelo Caspanello