Crisi politica congelata, a Furci Siculo, fino al prossimo autunno. Ed assessori sulla graticola per altri sette mesi in attesa di conoscere la loro sorte. A dare l’annuncio che al momento non vi sarà alcun avvicendamento in seno all’esecutivo, come richiesto da nove consiglieri di maggioranza su dieci (i quali in un documento hanno denunciato deficit di comunicazione tra Giunta e assemblea) è stato il sindaco, Sebastiano Foti.
“Ho preso in seria considerazione quanto sostenuto dagli esponenti dello schieramento che mi sostiene – esordisce il primo cittadino – ma di concerto con il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella, è stato deciso di rimandare l’avvicendamento a settembre. In questo momento – chiosa il sindaco – la Giunta è impegnata su più fronti ed anche a risolvere una serie di questioni delicate. Ritengo che i prossimi sei mesi siano importanti anche perché si stanno cominciando a raccogliere i frutti di quanto seminato in questo primo anno e mezzo di legislatura. Comunque sia, gli avvicendamenti in democrazia ci possono stare. Detto questo – aggiunge il sindaco Foti – se un deficit di comunicazione c’è stato, ha riguardato i rapporti personali e non certo quello tra i due organi istituzionali in causa, cioè Consiglio e Giunta”.
Tra i quattro assessori c’è chi storce il muso, dovendo rimanere sulla graticola in attesa di un avvicendamento annunciato che dovrebbe riguardare due di loro. Nelle scorse settimane tutti e quattro i componenti dell’esecutivo si erano detti pronti a dimettersi per la confuzione politica che si era creata, a loro dire senza che ce ne fosse bisogno. Poi rientrò tutto. Adesso il “congelamento” della crisi in attesa della soluzione definitiva. Una corsa alla potrona? Per fugare dubbi di sorta, il sindaco Foti ha avviato le procedure per stoppare le indennità di carica.
Carmelo Caspanello