Le strisce blu lungo la Statale 114 ormai da mesi sono un puro elemento decorativo. Gli stalli a pagamento non vengono controllati dai vigili urbani e così succede che in molti parcheggino l’auto e se ne… dimentichino, consapevoli che non c’è nemmeno l’ombra di un accertamento. Il Comune gestisce il servizio in house, con i propri vigili urbani. Per la cronaca ridotti all’osso. Il corpo esiste solo grazie ai precari. Tra l’altro dal primo gennaio, scaduta la convenzione con il Comune di S. Teresa per la condivisione del capitano Diego Mangiò, non c’è nemmeno un comandante. I controlli sono di fatto finiti al termine della scorsa estate. O poco dopo.
Cittadini e commercianti si chiedono quando finirà la… tolleranza. Se si dovrà attendere il prossimo mese d’agosto. Formalmente le strisce blu non sono mai stati sospese. I cartelli indicano che le disposizioni sono in vigore. E c’è chi le osserva comprando il tagliando gratta e sosta. Le tariffe sono invariate: mezz’ora di sosta costa 30 centesimi, un’ora 60 e due ore un euro. Per l’intera giornata si paga 5 euro. La sosta a pagamento, nei giorni feriali, è prevista dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 21. Domenica e festivi solo dalle 8 alle 13. Sulla carta è così. La realtà è molto diversa. Niente controlli e (quasi) nessuno paga.
“Riteniamo come amministrazione che l’esperienza della scorsa estate sia stata molto positiva – ha evidenziato l’assessore Alessandro Niosi – e sono certo che i vigili faranno altrettanto bene anche adesso. Purtroppo dobbiamo fare i conti con la cronica carenza di personale. Speriamo già dai prossimi giorni di poter intensificare i controlli. Di certo – conclude l’assessore – non ci faremo trovare impreparati per l’estate quando la popolazione raddoppia”. I commercianti sollecitano interventi rapidi e, soprattutto, che la sosta a pagamento sulla Statale sia realmente in vigore per l’intero arco dell’anno. Con quei dieci minuti di tolleranza necessari a rapidi acquisti. Altrimenti trovare un parcheggio, in determinate ore della giornata, diventa praticamente impossibile.
Carmelo Caspanello