L’associazione Ferrovie Siciliane: “Politica indifferente ai treni nazionali”

Sono trascorsi circa due mesi dall’insediamento del senatore Danilo Toninelli (Movimento 5 Stelle) alla guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. "Non abbiamo letto, almeno fino ad oggi – dice il presidente dell'associazione Ferrovie Siciliane, Giovanni Russo –, una sua posizione per riammodernate e velocizzare i collegamenti ferroviari nazionali da e per la Sicilia, quelli inseriti nel “Servizio Universale” e che garantiscono la continuità territoriale ferroviaria tra l’isola e il continente; il servizio è stabilito e finanziato dallo stesso dicastero, e il sistema da anni viene effettuato con modalità per niente competitive e con tempi di viaggio più lunghi di quelli degli anni 80, pur a fronte di un complessivo miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria sulle dorsali di collegamento con il continente. Stesso silenzio, ma da ben otto mesi, dal presidente Nello Musumeci (eletto con la lista Diventerà Bellissima), che attualmente ci sembra più impegnato a promuovere e sostenere i treni turistici di Fondazione FS che a farsi portavoce dei 5 milioni di siciliani che da anni chiedono una mobilità ferroviaria nazionale moderna ai livelli del resto dell’Unione Europea".

Da Palermo a Milano in treno si continua ad arrivare nell’incredibile tempo di 22 ore di viaggio, "vogliamo ricordare a chi governa – prosegue Russo – che i siciliani vogliono viaggiare su treni nazionali moderni, veloci e con servizi a bordo di qualità: ad oggi nessuno delle cinque coppie di treni InterCity e InterCityNotte programmati è fornito di carrozza self-service o bar. Lo sviluppo sociale ed economico della nostra Sicilia pretende risposte e un vero interesse dai parlamentari e dai sindaci delle nove province dell’isola. Al momento il loro impegno per risollevare questa grave e penalizzante condizione è identico a coloro che li hanno preceduti negli ultimi venti anni".