Domani sarà il sindaco metropolitano di Catania, Enzo Bianco ad accogliere all’aeroporto l’arrivo dei “grandi della terra” ed a portare in visita alla città le first lady ed i first husband mentre i rispettivi coniugi saranno a Taormina per la prima giornata del G7. Il programma prevede giro in elicottero sull’Etna, visita al Palazzo degli Elefanti ed all’ex monastero dei Benedettini quindi il pranzo nel salone Vincenzo Bellini.
Nel pomeriggio il trasferimento a Taormina.
Il programma del 26 e 27 non prevede in alcun modo alcuna tappa, neanche per i familiari dei Capi di Stato a Messina ed il fatto ha scatenato le polemiche.
Al di là del fatto scontato che l’aeroporto è a Catania ed è quindi logico che ad accogliere gli ospiti sia Enzo Bianco non si comprende perché la “pattuglia” dei coniugi illustri debba essere impegnata in un tour catanese ignorando l’esistenza di Messina nel cui ambito come Città Metropolitana rientra Taormina, sede del G7.
Né si può dire che la città dello Stretto sia priva di bellezze storiche, artistiche e naturali. La verità è che siamo una città scartata e non abbiamo alcun peso politico.
Sia chiaro, il cerimoniale di un evento internazionale viene deciso a Roma e non nella periferia dell’impero, ma è proprio questo il punto: il peso specifico di Bianco (ex ministro e tra i pezzi da 90 del Pd al governo) e della classe politica catanese evidentemente è superiore al nostro. La nostra rappresentanza politica “ai piani alti”, quella vicina al Pd non ha evidentemente non solo la capacità d’incidere ma neanche quella di dare a Messina il ruolo che ci spetta in un evento che ospitiamo all’interno del nostro territorio. Potremmo considerarlo uno “sgarbo” istituzionale, una svista, una gaffe, ma nessuno protesterà perché siamo abituati ad essere considerati Cenerentola. Per non parlare poi delle condizioni di Messina in questi giorni. Anzi, forse una “puntatina” a Messina di Melania Trump e delle altre consorti avrebbe comportato il bis del miracolo del Giro d’Italia…..
Certo è che Accorinti, di solito così solerte e attento nel guadagnare per sé stesso la ribalta nazionale e i riflettori dei media, non è stato altrettanto puntuale per dare a Messina, che lui rappresenta in quanto sindaco Metropolitano, il dovuto rilievo. Accorinti non sindaco di una sola parte, ma di tutta la città. In questo caso è sindaco di un territorio che va ben oltre il capoluogo.
Mentre sui social scoppiava la polemica, a sottolineare l’accaduto con un comunicato è stato il parlamentare del M5S Francesco D’Uva: “ Al di là di ogni considerazione polemica, che non mi preme fare in questa sede, vorrei domandare a chi di competenza, e dunque in primo luogo al Governo Gentiloni, come mai non sia stata presa in considerazione, in nessun modo, una visita a Messina, che è pur sempre il capoluogo della città metropolitana in cui ricade Taormina. Come mai discriminare lo Stretto e le meraviglie di Messina in un modo così palese e forzato? E se questo non bastasse, oltre il danno la beffa. Per un puro errore materiale (?), una testata nazionale ha già accostato il nome di Taormina a quello della provincia di Catania”.
Nell’immaginario collettivo spesso si ritiene che Taormina sia provincia di Catania ma non è tollerabile che una testata giornalistica nazionale incorra in un errore simile (poi corretto dopo una pioggia di proteste).
La questione ha fatto battere un colpo persino a Scilipoti (che dal 2013, dopo l’elezione in Calabria era scomparso dai radar) che parla di “sgambetto istituzionale al territorio messinese dietro cui potrebbe esserci la mano del Pd renziano. Scelta infelice che lede l’istituzione padrone di casa. Il Sindaco Metropolitano è Renato Accorinti, figura controversa ma comunque unico detentore del diritto e del dovere di adempiere al prestigioso incarico istituzionale di accogliere i maggiori leader mondiali, non può esser sostituito nella prassi del cerimoniale. C’è in ballo qualcosa di più delle singole figure politiche, si parla infatti dell’istituzione competente sul territorio e fino a prova contraria Taormina fa parte della Città Metropolitana messinese”.
Si registra anche la nota della presidente del comitato cittadino 29Dicembre-RicostruiAmo Messina, Patrizia Midiri.
“ Scoprire che Catania ospiterà firstladies e firstgentlemen con tanto di tour guidati , ha il sapore amarissimo di uno smacco alla nostra città. Inevitabile chiedersi per quale ragione la nostra nutrita rappresentanza politica, con particolare riferimento a chi detiene un filo diretto col governo, non abbia ritenuto Messina meritevole neppure di una visita, il tutto in favore di Catania. Non è la prima volta che Messina viene tenuta al palo, lasciando passare avanti altri. Non dimenticheremo il trattamento che viene puntualmente riservato a Messina, considerata sistematicamente come la figliastra brutta e scema”.
Domani si alza il sipario sul G7 di Taormina e Messina farà da comparsa. Ma in fondo è questo il ruolo che finora abbiamo avuto.
Rosaria Brancato