MESSINA – La Notte d’Arte del weekend del 13 e 14 gennaio ha fatto scoprire ai messinesi tanti artisti, pittori, scultori, performer di varia natura, ma anche fotografi e videomaker in grado di mostrare, con le loro opere, bellezze nascoste. Oppure ben visibili, ma distanti così tanto da sembrare impossibili da vedere, come nel caso di Salvo Cucinotta e del progetto social Deep Salvo. Il fotografo di Studio18 ormai da quasi quattro anni si è spinto ben oltre l’atmosfera terrestre e che sia dal balcone di casa o da posti in montagna, in notturna, ha deciso di scattare verso il cielo. Le sue immagini sono delle vere opere d’arte fatte di colori e luci, che mostrano la forma di galassie, nebulose e di tutto ciò che si trova “sopra” di noi.
Cucinotta ha raccontato la sua storia: “L’idea è nata per una mia passione, che ho avuto sempre. Volevo capire cosa ci fosse nel cielo e unirlo al mio lavoro, la fotografia. Le due cose si sono fuse nel periodo della pandemia, quando eravamo tutti chiusi in casa. Dal balcone ho provato a scattare con ciò che avevo a livello di attrezzatura, facendo foto al cielo. Pian piano questa passione per l’astrofotografia è diventata una costante nella mia vita”.
Ma quanto è complicato? Già nel 2023 il fotografo aveva spiegato come scattare, ad esempio, un’istantanea della cometa verde passata anche sopra lo Stretto: “L’approccio all’astrofotografia può essere alla portata di tutti, anche con un cavalletto e una macchina fotografica semplice si può fare una foto bella alla luna e alla Via Lattea. Ma per farlo a livello un po’ più professionale ad esempio servono degli astroinseguitori, che seguono il movimento della volta celeste, e ti permettono di scattare a lunga esposizione. Sono foto che durano anche 5 o 10 minuti. Molte delle foto che scatto attualmente sono ancora fatte dal balcone di casa, per comodità e tempo. Ma quando vogliamo fare qualcosa di più particolare ci spostiamo in luoghi più bui della Sicilia. In estate ci capita di andare ai borghi intorno al Lago Maulazzo, ad esempio. Servono posti meno luminosi rispetto alle città, meno inquinati”.
L’astrofotografo ha poi parlato della mostra: “Sì, è stato emozionante poter mostrare le mie foto ai cittadini e vedere la curiosità delle persone nell’osservare queste foto, chiedendosi come sia possibile che ci siano cose simili nell’universo. Sarebbe bello sensibilizzare sempre di più i messinesi e la città all’arte in generale. Anche noi come fotografi ci ispiriamo all’arte e sarebbe positivo per tutti viverla di più in città”.
“L’obiettivo futuro più vicino – ha concluso – sarebbe quello di fondare qui un’associazione fotografica. A Palermo c’è l’Orsa e ne sono socio, stiamo cercando di fare qualcosa di simile anche qui a Messina e durante la Notte d’Arte ho conosciuto persone che sono interessate ad abbracciare questo mio progetto. Vedremo, sono fiducioso”.