Una scoperta che sembra di portata eccezionale per il patrimonio artistico culturale dei Nebrodi: il ritrovamento di un antico pavimento risalente al ‘500 sotto la pavimentazione attuale della Chiesa del Rosario a Galati Mamertino.
A darne notizia è la Pro Loco Galati Mamertino, che ha chiesto l’intervento ufficiale della Sovrintendenza, lo stop ai lavori di restauro in corso, in attesa degli accertamenti, e ha lanciato una petizione per salvaguardare il sito.
I resti del pavimento sono venuti fuori durante i lavori di manutenzione e restauro affidati dal Comune alla ditta Isa di Mistretta, che appena effettuato la scoperta ha sollecitato un primo sopralluogo degli esperti. L’indicazione è stata univoca: il pavimento è chiaramente risalente al ‘500, ma servono attestazioni ufficiali per valorizzare e salvaguardare i resti.
Da qui l’intervento della Pro Loco, che ha promosso una raccolta di firme tra i cittadini del centro montano nebroideo e scritto alla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Messina ed al Comune.
“Il restauro pare assolutamente necessario: si tratta di una chiesa tra le più antiche di Galati Mamertino, che conserva opere marmoree di grande pregio artistico di scuola del Gagini e statue di importanza rilevante – come la Madonna della Neve – assieme ad un crocifisso ligneo del fine ‘600.
Rivolgiamo perciò un vivo appello alle istituti perché pianifichino gli interventi necessari al recupero ed alla valorizzazione del sito, salvaguardando il patrimonio storico emerso dai primi lavori eseguiti, sollecitando allo stesso tempo un’analisi attenta dei reperti, attraverso l’intervento della Sovrintendenza ai Beni Culturali. Durante i lavori infatti è rinvenuto un pavimento di grande pregio oltre che tracce di sepolture, pare di religiosi e congiunti appartenenti anche a famiglie facoltose del tempo.”, scrive il presidente Calogero Emanuele .
La chiesa è stata edificata tra il 1300 e il 1400 ed era intitolata a San Martino, nome oggi dato all’intera zona del quartiere Serro ove sorge. Intorno al 1530 fu riedificata e intitolata alla Madonna del Rosario. La pavimentazione, stando ai primi sopralluoghi, risale alla prima costruzione.