Ha qualcosa di particolare l’episodio che stamane ha visto alcuni operatori ecologici di Messinambiente improvvisarsi Vigili urbani. Quando proprio al sorgere dell’alba, nella zona di Galati Marina, gli operatori si sono resi conto di un guasto alla pinza meccanica della loro vettura con conseguente perdita e spargimento d’olio per oltre 50 metri di manto stradale, hanno provveduto a contattare le autorità competenti.
Purtroppo non avevano fatto i conti con la cronica mancanza di organico che affligge il corpo dell’arma e che li ha messi di fronte all’evidenza di dover provvedere da soli sino all’arrivo della prima pattuglia disponile. Ovvero non prima delle ore 7.00.
Dato l’immaginabile pericolo per la viabilità che lo spargimento della sostanza viscosa causava e l’impossibilità di potersi avvalere in tempi celeri dell’ausilio di una pattuglia, i lavoratori della nota società di raccolta di rifiuti hanno immediatamente sospeso il proprio servizio, adoperandosi nel tentativo di gestire il traffico per diverse ore.
Solo alle 7.30, l’arrivo dei dipendenti del Corpo di Polizia Municipale ha permesso loro di dedicarsi completamente alle operazioni di asciugatura dell’olio meccanico dal manto stradale, scongiurando così il pericolo di eventuali sbandamenti delle vetture in transito.
La denuncia proviene dal consigliere del I Quartiere, Carlo Dainotta, che pur prendendo atto delle endemiche problematiche della Polizia Municipale, legate alla carenza di personale, non manca di citare una Carta Servizi – approvata con apposita delibera lo scorso 9 ottobre 2012 – che assume impegni del tutto disattesi.
E infatti, la dichiarazione di intenti espressa dal corpo prevedrebbe una prestazione dei servizi rientranti nelle proprie competenze, secondo canoni di eguaglianza, ovvero non soltanto a prescindere da alcuna discriminazione di sorta in ragione di sesso, razza, religione, lingua e opinioni politiche, ma anche con omogeneità presso ogni area rientrante all’interno del territorio comunale. Sarebbero, peraltro, previsti, dalla Carta medesima, imparzialità e continuità “24h su 24h, 365 giorni l’anno” – volendo citare testualmente – nella prestazione del servizio.
Una lucida lettura quella data da Dainotta e alla quale si uniscono domande su quali comportamenti la cittadinanza sia tenuta ad adottare in circostanze di emergenza non potendo fare affidamento, nell’arco intero delle ventiquattr’ore, su un pronto intervento delle forze dell’ordine.
Ma l’appello del consigliere non si limita alla critica. la proposta è quella di impiegare le scuole elementari, presenti nelle zone periferiche della città e già chiuse per via delle vacanze estive, come punto di raccolta di presidi serali e notturni, eventualmente anche di servizi di 118. Si tratterebbe di proprietà del Comune che non obbligherebbero al pagamento di fitti stratosferici, peraltro munite di ogni caratteristica necessaria allo svolgimento delle attività in questione (parcheggio, telefono, rete e quant’altro).
Una proposta che, in ultima istanza, si collocherebbe in linea con la soluzione già paventata dallo stesso neosindaco e che vedrebbe nelle strutture d’inverno adibite a servizi scolastici, un utile strumento attraverso il quale sopperire, invece, nei periodi estive, ad altre esigenze sociali. (Sara Faraci)