REGGIO CALABRIA – In un momento storico delicato, fra crisi economica, caduta del Governo e conflitto russoucraino, l’artista LBS (alias Bruno Salvatore Latella) lancia oggi, durante le celebrazioni del Gay Pride, la sua nuova opera Gelateria Draghi.
Quest’opera di street art – 2 metri di larghezza per 1,5 metri d’altezza – dall’intento provocatorio, in una città da sempre afflitta da gravi problemi socioeconomici, reca con sé un messaggio: la caduta dell’esecutivo è legata a compromessi di potere dovuti ai soliti ‘giochini’ di un partitismo variegato e pericolosamente trasformista che appare in costante campagna elettorale.
Detronizzato per bassi calcoli di bottega, Draghi viene adesso raffigurato come un uomo che abbandona le speranze per un Paese ormai arrivato alla “frutta”: dai suoi occhi si vedono sgorgare lacrime di sangue, a simboleggiare la resa di un Paese intero alle scelte avventate e incoerenti della cattiva politica che lo governa.
Per parte sua, lo Stato è simboleggiato da un gelato, pronto ad essere “svenduto” e “mangiato” dal primo fra i tanti ‘politici rampanti’ di turno e, comunque, da un ‘sistema’ apparentemente impietoso e incurante del bene comune.
Sotteso quindi l’invito ai più giovani a mettersi in gioco criticamente e non restare estranei a una politica che, per buona parte, anziché a individuare tempestive ed efficaci soluzioni pare votata a ‘blindare’ la propria autoconservazione.