AGROPOLI – Sulla difensiva anche in conferenza stampa mister Ezio Raciti che rivendica il cambio difensivo nel finale, Marino-Baldé, legge la partita valutando solo il gol subito nel finale ma il Messina aveva già rischiato più volte nel corso della partita di subire la rete dello svantaggio ma soprattutto ha creato poco davanti.
Nessun accenno al piano di gioco del Messina, inesistente almeno stando a quanto si è visto in campo, con la squadra che costruisce zero tiri in porta. Adesso, come ricorda l’allenatore del Messina, serve vincere con qualsiasi risultato ma servirà un atteggiamento diverso in campo, propositivo e cinico.
“C’è amarezza, prendere gol all’ultimo minuto e a difesa schierata. È stato un errore banale che è costata la sconfitta, però non è ancora finita. Era il primo tempo di una partita di 180 minuti e siamo pronti a riprenderci la salvezza sabato prossimo”.
“La Gelbison ci ha messo in difficoltà perché giocavano con lanci lunghi e attaccavano sulla seconda palla, abbiamo messo Baldé per quello. Appena abbiamo abbassato la guardia ci hanno punito. Ho cambiato Marino perché era ammonito e rischiava il rosso. Stavamo soffrendo e ci siamo messi a tre a centrocampo e a cinque dietro e avevamo neutralizzato loro che non erano stati più pericolosi”.
“Abbiamo fatto la promessa ai tifosi di lottare fino alla fine, abbiamo condiviso l’amarezza incontrandoli sotto il loro settore, loro ci hanno chiesto di mostrare in campo maggior convinzione. Sappiamo che dobbiamo vincere la gara di ritorno, basta vincerla e saremo salvi”.