MESSINA – Dopo la nota critica del sindaco Basile nei confronti del governo e del ministro Fitto, arriva l’affondo dell’ex alleato Nino Germanà, senatore della Lega e candidato alle Europee. Dichiara Germanà: “Invito il sindaco Federico Basile a riflettere seriamente sulla sua visione di rigenerazione urbana e sulla scandalosa incapacità di spendere i fondi già assegnati. Basile ha dimostrato in maniera eclatante la totale inadeguatezza della sua amministrazione nella gestione dei fondi pubblici. Ha già perso i fondi del Pon 2014-2020, restituendo una prima quota di 19 milioni di euro. Ma non è tutto: sono stati revocati i finanziamenti per i Piani di rigenerazione urbana, tra cui progetti fondamentali come la Città del Ragazzo e Torre Morandi, per un totale di oltre 100 milioni di euro, a causa della sua inabilità a rispettare il vincolo del Pnrr di chiusura a giugno 2026”.
Continua il senatore: “Con il decreto legge n. 60 del 7 maggio 2024, il ministro Fitto è intervenuto per evitare la restituzione dei fondi Pnrr per i Comuni come Messina che non hanno dimostrato capacità di spesa. Il tutto garantendo una copertura finanziaria con il Pon Plus 2021-2027 e revocando tali fondi ai Comuni inadempienti. Questo significa che progetti vitali come l’I-Hub, il parcheggio del Fosso, la Forestazione urbana, la scuola Cannizzaro Galatti, i progetti e i servizi di Messina Social City e tutta la programmazione tanto sbandierata da questa amministrazione non vedranno mai la luce”.
Evidenzia Germanà: “È chiaro che il sindaco non ha la minima idea di cosa significhi una vera rigenerazione urbana. I parcheggi sono stati posizionati in modo casuale, senza alcun riguardo per l’impatto devastante sul commercio locale. Le politiche di sostegno ai commercianti sono state ridicole, limitandosi a concerti costosi che non hanno avuto alcun effetto positivo sulla fuga dei giovani o sull’economia locale. La città è in ginocchio, soffocata da una gestione disastrosa che ha portato solo sprechi e fallimenti. Ha improvvisamente cambiato idea sul Ponte, ma non per una riflessione approfondita o per un cambiamento delle circostanze oggettive. No, Basile ha cambiato idea semplicemente perché Cateno De Luca ha cambiato idea per una precisa strategia elettorale. Questo comportamento è inaccettabile per chi dovrebbe guidare la città con decisione e indipendenza”.
E ancora: “È evidente che il primo cittadino non è in grado di prendere decisioni autonome e ponderate per il bene della nostra comunità. La sua mancanza di leadership e la sua incapacità di formulare una visione coerente stanno portando la nostra città verso l’inevitabile declino. Basile deve rendersi conto del danno irreparabile che ha causato. La sua incapacità e visione miope ha trasformato la città in un deserto economico e sociale. È ora che prenda atto delle sue responsabilità e si ritiri, permettendo a qualcuno più competente di risollevare questa città dal baratro in cui è precipitata”.
Il sindaco conta di rispondere domani al senatore ma tiene a sottolineare che “nel decreto legge Coesione c’è scritto qualcosa di molto grave: il ministero può prendere i fondi e comunicarlo al singolo Comune. Salta insomma l’azione di concerto”.