Non è una sagra, ma molto di più, è la festa delle tradizioni, un evento rappresentativo della nostra terra e della sicilianità. Giunta alla quinta edizione la Rassegna popolare Ibbisota sta diventando un appuntamento fisso di grande rilievo per Gesso.
L’idea e l’organizzazione punta molto sugli “under”. Non a caso l’evento è promosso dall’associazione "Giovani e Volontari" affiliata alle ACLI di Messina.
"L’obiettivo è trasformare il villaggio di Gesso in una sorta di l'EXPO della terra di trinacria", spiegano gli organizzatori Natale Puliafito, Daniele Pitale, Salvatore Grosso, Giuseppe De Francesco, Federico Mangano e Giovanni Arnao.
In un’era in cui si perdono i legami con la storia e le tradizioni assistere ad uno spettacolo dei pupi, e veder salire sul palco i bambini per guardare da vicino le marionette, è un evento raro. Per una sera Gesso è diventato un piccolo “museo a cielo aperto” delle tradizioni, con spazi dedicati al folklore, ai carretti siciliani, alla poesia, all’enogastronomia (rigorosamente made in Sicilia), allo spettacolo dei pupi. Immancabile la visita al museo dei Peloritani.
Ha strappato gli applausi la sfilata dei carretti siciliani, organizzata dalle famiglie Todaro e Molonia, che sono rimasti in piazza fino a tarda notte, immortalati in selfie e foto di gruppo. Immancabile la degustazione con i prodotti tipici, ovvero i cannoli (ricotta, cioccolato o pistacchio), da accompagnare con lo zibibbo, ed il tipico pane cunzato con un bicchiere di vino rosso locale. La novità è stata la caratteristica pignolata messinese. realizzata dal maestro Lillo Freni e dai pasticceri dell'Associazione Duciezio.
E se piccoli e grandi hanno seguito in silenzio le “gesta” dei pupi portati in scena dalla Marionettistica Fratelli Napoli, i gruppi folk "I Cariddi" e "I Sunatori" hanno fatto ballare in piazza turisti e non, travolgendoli in ritmi tipicamente siciliani. Tra un’ esibizione musicale e l'altra, inoltre, hanno animato il festival le "Ninfe del Deserto" con la danza orientale. Presenteranno gli artisti che saliranno sul palco della rassegna Ramona Mondì, Salvo Morsillo e Giovanni Scaglione.
Sin dalle 18 i visitatori hanno potuto ammirare anche le diverse esposizioni artigianali. Spazio all’arte con gli intermezzi di poesia dialettale affidati a Pippo Bonaccorso, e con l'esposizione dei quadri dell'artista Domenico Santangelo Pittore.
Di anno in anno la Rassegna popolare cresce e diventa occasione per conoscere anche il borgo di Gesso, (chiamato così per il minerale che veniva estratto da numerose cave esistenti nella zona) che vanta numerosi i siti di interesse storico e artistico come la cinquecentesca chiesa dei frati cappuccini, in cui viene conservata la "Natività" in tela di Antonio Catalano risalente al 1600, e la chiesa madre in stile barocco in cui è custodita la scultura rinascimentale in marmo della "madonna del soccorso" attribuita al Gaggi.