In teoria domani sarebbe l'iultimo giorno di servizio per Messinsambiente e Ato ma a Palazzo ancora tutto tace, almeno sotto il profilo burocratico. L'assessore Ialacqua punta ad una nuova proroga, su Ato3 deciderà la Regione ma le prime indiscrezioni dicono che Crocetta non concederà tempo a oltranza
Di proroga in proroga. Nella gestione dei rifiuti si va avanti così da ormai un anno e mezzo. Il problema non è solo messinese, riguarda più o meno allo stesso modo tutta la Sicilia. In città però proprio in queste ultime settimane i riflettori si sono prepotentemente accesi sulla questione rifiuti. Occhi puntati sulla data del 30 giugno che, sulla carta, doveva segnare la fine definitiva di Messinambiente e Ato3 e il passaggio di servizi e personale all’Amam. Così l’amministrazione Accorinti aveva deciso lo scorso 31 marzo con alcuni corposi provvedimenti che ridisegnano il pacchetto delle partecipate di Palazzo Zanca e ridefiniscono la gestione dei servizi nella prospettiva della creazione della Messina Multiservizi, la grande società che nelle intenzioni soprattutto del segretario generale Antonio Le Donne dovrà inglobare tutti i servizi pubblici cittadini. Ovviamente però le scadenze che la stessa amministrazione si era data non sono state rispettate. Mancano ancora alcuni passaggi burocratici fondamentali, come la modifica dello statuto Amam che la giunta ha trattato solo tre giorni fa e che adesso dovrà approdare in Consiglio comunale, non si sono ancora conclusi neanche i confronti sindacali sull’operazione di mobilità che dovrà coinvolgere quasi 600 lavoratori. Questo 30 giugno non segnerà dunque nessuno spartiacque. L’assetto attuale verrà prorogato, l’intenzione dell’assessore Ialacqua è quella di prendere almeno altri 3 mesi di tempo per essere sicuri di portare a compimento tutto l’iter. Ad oggi però la proroga non c’è ancora. Come ormai è tradizione si attende l’ultimissimo giorno utile per siglare l’atto, anche se da giorni era chiaro che l’unica strada possibile per evitare il blocco dei servizi fosse questa. Teoricamente il rinnovo della proroga per Messinambiente non potrà essere scontato come quelli che si sono succeduti in questi mesi perché quella dello scorso marzo è stata l’ultima ordinanza attuabile sotto questa formula con carattere di provvisorietà. Anzi vi era già stata una forzatura interpretativa, visto che questo strumento poteva essere rinnovato fino a 18 mesi e che la prima ordinanza risale al 1 ottobre 2013, cioè all’indomani dei commissariamenti Ato. Da allora si è proceduto alla firma di continue ordinanze, stavolta dunque servirà un diverso escamotage, rispetto ai mesi scorsi l’amministrazione Accorinti può contare sul fatto di avere un Piano Aro approvato dalla Regione e quindi quasi sicuramente chiederà di avere più tempo a disposizione per attuare quanto previsto dallo stesso piano, dunque innanzitutto gestione in house attraverso nuova società, società che a quanto pare non sarà nuova di sana pianta ma rivisitata: l’Amam. Questo tempo servirà anche per definire quale sarà il ruolo dell’attuale liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci, in ballo pare ci sia una consulenza per l’ex assessore di Capannori, ma i tempi non sono ancora maturi per capire cosa accadrà. Insomma, non c’è nulla di certo, tranne che domani scade l’autorizzazione per Messinambiente a gestire il servizio rifiuti.
Nel frattempo c’è anche un altro fronte aperto: l’Ato3. In questo caso dovrà essere la Regione a decidere e dalle indiscrezioni che arrivano dai sindacati regionali pare che questa volta Palermo non abbia più intenzione di allungare a oltranza la vita di queste strutture commissariate da quasi due anni e ormai svuotate da quasi tutti i compiti. Tra oggi e domani il presidente Rosario Crocetta dovrà firmare l’ennesima proroga anche per gli Ato, ma sembra che darà solo 15 giorni di tempo per chiudere la partita.
Il personale, nei piani, doveva transitare nelle Srr che però ancora non decollano, in città il destino dei 53 dipendenti dell’Ato3 è legato alla stessa operazione che porterà tutta la gestione rifiuti all’Amam. A dire il vero però l’amministrazione Accorinti avrebbe potuto risolvere la questione Ato3 già molto tempo fa, magari anche in funzione dei risparmi che avrebbe potuto maturare tagliando costi di affitto e utenze per il funzionamento della struttura. Risale infatti allo scorso ottobre la famosa delibera che aprì la strada della mobilità interna per gli ex Feluca, sistemati poi all’Amam nel giro di tre mesi, e per gli ex Agrinova che non hanno trovato una collocazione stabile ma che da maggio l’Amam è “obbligata” ad impiegare in servizi che riguardano il settore ambientale e quello idrico. Gli unici ad essere rimasti fuori da questo percorso sono i lavoratori Ato che paradossalmente dovevano essere i primi a partire e quelli con il percorso normativamente più semplice e lineare. Adesso, se davvero la proroga regionale sarà solo per 15 giorni, Palazzo Zanca si ritroverà costretto a trovare soluzioni con il fiato sul collo, considerato che l’amministrazione aveva deciso di unire i filoni Ato e Messinambiente in un’unica operazione. Nessun servizio comunque verrà interrotto, lo ha garantito giù nei giorni scorsi l’assessore Ialacqua. Vedremo come.
Francesca Stornante
Caro IALACQUA mi aspettavo la proposta al Consiglio della modifica dell’art.59 del REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI SERVIZI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI,emendarlo per migliorare il decoro di Messina.Nello spirito di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO te l’ho scritto. “I proprietari e gli amministratori di immobili hanno l’obbligo di provvedere ad estirpare l’erba lungo il fronte delle proprie case, lungo i relativi muri di cinta,fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio di almeno un metro dal filo del muro dove non esistono i marciapiedi stessi. Devono altresì assicurare che fronde, rami,arbusti non debordino sulla sede stradale ad altezza inferiore a m.5.La violazione comporta la sanzione amministrativa da €25 a €150.”
Caro IALACQUA mi aspettavo la proposta al Consiglio della modifica dell’art.59 del REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI SERVIZI DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI,emendarlo per migliorare il decoro di Messina.Nello spirito di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO te l’ho scritto. “I proprietari e gli amministratori di immobili hanno l’obbligo di provvedere ad estirpare l’erba lungo il fronte delle proprie case, lungo i relativi muri di cinta,fino alla linea esterna del marciapiede o per lo spazio di almeno un metro dal filo del muro dove non esistono i marciapiedi stessi. Devono altresì assicurare che fronde, rami,arbusti non debordino sulla sede stradale ad altezza inferiore a m.5.La violazione comporta la sanzione amministrativa da €25 a €150.”
Caro IALACQUA, contestualmente alla modifica proposta nel precedente commento dovresti proporre quella del comma 1, sempre dell’articolo 59, nella parte in cui norma come segue “- diserbamento periodico dei cigli delle strade e delle aiuole ed aree pubbliche, mediante estirpazione; ” Ti propongo la seguente modifica “- diserbamento periodico mediante estirpazione delle aiuole ed aree pubbliche; diserbamento settimanale dei cigli delle strade, a cura degli operatori ecologici cui è affidato quotidianamente lo spazzamento manuale e meccanizzato delle strade.” Non mi si venga a dire della incapacità degli operatori ecologici di utilizzare l’attrezzatura adatta, li si formi, altrimenti quella paga oraria molto alta è regalata.
Caro IALACQUA, contestualmente alla modifica proposta nel precedente commento dovresti proporre quella del comma 1, sempre dell’articolo 59, nella parte in cui norma come segue “- diserbamento periodico dei cigli delle strade e delle aiuole ed aree pubbliche, mediante estirpazione; ” Ti propongo la seguente modifica “- diserbamento periodico mediante estirpazione delle aiuole ed aree pubbliche; diserbamento settimanale dei cigli delle strade, a cura degli operatori ecologici cui è affidato quotidianamente lo spazzamento manuale e meccanizzato delle strade.” Non mi si venga a dire della incapacità degli operatori ecologici di utilizzare l’attrezzatura adatta, li si formi, altrimenti quella paga oraria molto alta è regalata.
non voglio sapere che fine faranno ciacci e rossi ma un idea che finiranno in qualche dirigenza a messina ce l’ho…ovviamente senza concorso come si è soliti a messina da un paio di amministrazioni a questa parte…
non voglio sapere che fine faranno ciacci e rossi ma un idea che finiranno in qualche dirigenza a messina ce l’ho…ovviamente senza concorso come si è soliti a messina da un paio di amministrazioni a questa parte…
Chiedo un favore personale alla nostra giornalista. Cara FRANCESCA, prima del passaggio definitivo dei 53 dipendenti di ATO3 sulle spalle di noi messinesi, fammi sapere chi sono quelle donne senza divisa, che vagano senza meta per le villette di Messina, con una ramazza in mano di cui non sanno cosa fare. Fanno parte di qualche cooperativa di facciata a cui ATO3 affida la cura del verde comunale? Sono strutturati contrattualmente direttamente con ATO 3 Messina? La cura del verde è una cosa seria, non significa raccogliere foglie secche, ci deve andare gente esperta, si chiamano giardinieri.
Chiedo un favore personale alla nostra giornalista. Cara FRANCESCA, prima del passaggio definitivo dei 53 dipendenti di ATO3 sulle spalle di noi messinesi, fammi sapere chi sono quelle donne senza divisa, che vagano senza meta per le villette di Messina, con una ramazza in mano di cui non sanno cosa fare. Fanno parte di qualche cooperativa di facciata a cui ATO3 affida la cura del verde comunale? Sono strutturati contrattualmente direttamente con ATO 3 Messina? La cura del verde è una cosa seria, non significa raccogliere foglie secche, ci deve andare gente esperta, si chiamano giardinieri.
Chiedo aiuto a Francesca STORNANTE. In una recentissima delibera di Giunta del 19 giugno, di cui fornisco il link, avente per oggetto la gestione integrata dei rifiuti, c’è una tabella dei costi del servizio a me incomprensibile. Per il 2015 sono previsti costi per la RACCOLTA DIFFERENZIATA pari a €3.032.577, 12,8% su un totale COSTO SERVIZI pari a €23.650.822, mentre per il 2016 €15.377.455, il 59,3% su un totale di €25.915.959. Ad una maggiore incidenza della raccolta differenziata corrisponde un aumento del costo totale del servizio. Inoltre non comprendo perché dal 2016 al 2019 non è conteggiato il costo della RACCOLTA RSU, pari nel 2015 a €6.475.181. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs38529/396.pdf
Chiedo aiuto a Francesca STORNANTE. In una recentissima delibera di Giunta del 19 giugno, di cui fornisco il link, avente per oggetto la gestione integrata dei rifiuti, c’è una tabella dei costi del servizio a me incomprensibile. Per il 2015 sono previsti costi per la RACCOLTA DIFFERENZIATA pari a €3.032.577, 12,8% su un totale COSTO SERVIZI pari a €23.650.822, mentre per il 2016 €15.377.455, il 59,3% su un totale di €25.915.959. Ad una maggiore incidenza della raccolta differenziata corrisponde un aumento del costo totale del servizio. Inoltre non comprendo perché dal 2016 al 2019 non è conteggiato il costo della RACCOLTA RSU, pari nel 2015 a €6.475.181. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs38529/396.pdf