Colpo di scena in consiglio comunale: bocciata la MessinaServizi Bene Comune. Anzi, per essere precisi, l’atto respinto, che ha fatto tribolare l’aula per settimane, è quello che conteneva il contratto di servizio e l’affidamento dei servizi di igiene ambientale. Niente da fare per la nuova società rifiuti. Tra strategie, cadute del numero legale, attacchi e polemiche che hanno caratterizzato i consigli di queste ultime settimane, oggi la sorpresa. Alla prima chiamata il numero legale non c’era e allora sembrava che il copione sarebbe stato rispettato alla lettera, portando la discussione a domani per abbassare il numero dei presenti necessari a 16 e dare una speranza a questa delibera. Invece alle 12.21 in aula si sono presentati in 28. Una presenza insolita viste le ultime sedute, presenza che subito ha fatto intuire che oggi le cose sarebbero andate in modo diverso. Si è atteso fino all’ultimo di capire se anche oggi qualcun avrebbe lasciato l’aula per evitare una bocciatura. A conti fatti dovevano uscire quasi tutti i favorevoli alla MessinaServizi. Invece non si è mosso nessuno. Dopo due tentativi di mozione dei consiglieri Lucy Fenech e Pippo Trischitta, la presidente Barrile ha condotto l’aula direttamente al voto sulla delibera. In un clima di tensione assoluta, con i lavoratori di Messinambiente sugli spalti, gli assessori Ialacqua e Signorino ad aspettare, il liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò e il neo amministratore di MessinaServizi Beniamino Ginatempo, i revisori dei conti.
Senza discussione, senza dichiarazioni di voto, senza neanche una parola sulla delibera. Al momento del voto in aula sono rimasti in 28.
Hanno votato sì: gli accorintiani Lucy Fenech, Maurizio Rella, Ivana Risitano e Cecilia Caccamo; i Pd Claudio Cardile e Gaetano Gennaro; il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta; i consiglieri del Gruppo Misto Pippo de Leo e Carlo Abbate; Benedetto Vaccarino e Francesco Pagano.
Hanno scelto l’astensione: Piero Adamo, Elvira Amata, Emilia Barrile, Giovanna Crifò, Pierto Iannello, Pierluigi Parisi, Peppuccio Santalco, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Fabrizio Sottile.
Hanno votato no alla delibera: Nino Carreri, Rita La Paglia, Nino Interdonato, Daniela Faranda, Antonella Russo, Santi Sorrenti e Daniele Zuccarello.
Francesca Stornante