La gestione rifiuti condotta dall’Ato continua a creare dissapori nei vari Enti in cui opera dove, a fronte dei costi richiesti per mandare avanti il servizio, si rilevano diverse inadempienze. Nell’ultimo consiglio comunale di Itala, l’ordine del giorno in merito ha riportato in auge i soliti problemi. I consiglieri Salvatore Berlinghieri, Giuseppina Galletta ed Edualdo Garufi hanno presentato un emendamento per chiedere che l’approvazione del piano economico-finanziario Ato fosse sostituita con una presa d’atto. La proposta nasce dall’insoddisfazione nei confronti del servizio reso, considerato inoltre che con delibera consiliare n. 23 del 5.11.2014 si era proceduto alla costituzione di una Commissione di Indagine finalizzata all’acquisizione di documenti che comprovassero la legittimità delle fatturazioni rese dall’Ato che, però, ha evaso la richiesta dell’Ente: dopo quattro mesi non è stata prodotta alcuna documentazione e i dubbi rimangono.
In parole semplici la situazione lamentata dai consiglieri Berlinghieri, Galletta e Garufi è la seguente: l’Ato prevede di spendere una certa somma per assolvere le sue funzioni, alcune mansioni però poi non vengono garantite, ma in fase di consuntivo l’Ato non adegua i reali costi sostenuti per i servizi resi. Gli Enti si ritrovano dunque a pagare per una prestazione non effettuata. E’ come pagare una persona per le pulizie, ma avere sempre la casa sporca.
Eppure, l’Ato vanta di aver prodotto nel 2015 un risparmio di quasi il 10% rispetto al budget dell’anno precedente grazie a un piano di razionalizzazione che ha riguardato in particolare il costo complessivo degli operai sul territorio (si prevede il pensionamento di quattro operai), il carburante (90mila euro in meno), la manutenzione dei mezzi (88mila euro in meno) e lo smaltimento rifiuti di raccolta differenziata e ingombranti (60mila euro in meno).
L’emendamento è stato accolto dal sindaco Crisafulli che ha dichiarato che “il piano presenta diverse inesattezze” e che “mensilmente nelle determine di liquidazione del Responsabile vengono segnalate e contestate le criticità presenti nelle fatture dell’Ato”.
Ma, intanto, i cittadini devono pagare. Confermate per il 2015 le tariffe per la Iuc – Imu, Tasi e Tari. Le scadenze per la tassa sui rifiuti sono fissate in quattro rate: 30 settembre 2015, 30 novembre 2015, 30 gennaio 2016, 30 marzo 2016 (o in un’unica soluzione entro il 30.09.2015).
Berlinghieri, Galletta e Garufi hanno infine proposto che “ferma restando la provvisoria determinazione delle tariffe adottate in forza del suddetto piano finanziario e della rateazione programmata, si impegni l’amministrazione a corrispondere mensilmente esclusivamente il costo relativo ai rifiuti conferiti in discarica ed ai servizi effettivamente resi oltre, ovviamente, alle spese di carattere generale istituzionale e ad adeguare in via di consuntivo il prelievo fiscale ai costi effettivamente sostenuti non essendo ammissibile che le somme corrisposte per la Tari vengano utilizzate per altri servizi, pur anche pubblici”.
Giusy Briguglio