Cronaca

Giallo a Milazzo, prende sempre più corpo l’ipotesi dell’omicidio

Si indaga a tutto campo per risalire all’identità del cadavere trovato carbonizzato nelle campagne di Milazzo, ieri mattina. Il corpo era quasi completamente carbonizzato, il volto sfigurato, ma si ipotizza si tratti di un uomo, europeo. Di quel che aveva addosso sono stati trovati alcuni oggetti quasi integri, come un orologio da polso e altri elementi.

Illeggibili i documenti di identità, non completamente distrutti ma quel poco che ne resta non permette di dargli un nome né di risalire all’origine esatta. Le parti del corpo che non hanno bruciato del tutto fanno pensare che l’uomo non sia morto da molto tempo. La pista che sembra meno probabile è che si sia trattato di un suicidio. Prende sempre più corpo, invece, la tesi che l’uomo sia stato ucciso e abbandonato a Bastione dopo essere stato bruciato nel tentativo di rendere difficile la sua identificazione.

Le ipotesi in campo sono comunque diverse e tutte saranno verificate minuziosamente dal pool di investigatori coordinati dal procuratore capo di Barcellona, Emanuele Crescenti, che insieme al sostituto Matteo De Micheli ieri ha già affidato i primi accertamenti.

Sarà il medico legale Elvira Ventura Spagnolo ad effettuare l’autopsia per stabilire come è morto, se vi sono segni di violenze precedenti al rogo che gli ha cancellato i connotati. Mentre il RIS dei Carabinieri esamineranno le altre tracce rinvenute sul corpo e nella zona.

Ieri mattina i militari della Compagnia di Milazzo – ai comandi del capitano Andrea Ortolani, e del Comando Provinciale hanno transennato l’intera area di Pezza del Pioppo, nella contrada di Bastione – una zona impervia e caratterizzata interamente da appezzamenti di terreni – alla ricerca minuziosa di altre tracce, segni del passaggio di mezzi ad esempio, di trascinamenti del corpo, o altri oggetti della vittima.

Già ascoltati alcuni proprietari della zona e tra questi l’uomo che lo ha avvistato, stamane, sul ciglio della strada che attraversa i fondi agricoli, ed ha avvisato le forze dell’Ordine. Con le loro testimonianze si cerca di restringere il cerchio intorno la data in cui il corpo è stato abbandonato nel luogo dove è stato ritrovato, e focalizzare così le ricerche delle immagini delle poche telecamere presenti in zona e quelle disponibili lungo le vie di accesso all’area.

Si lavora anche alle denunce di scomparsa. Di nessuno si sono perse le tracce di recente, ma vi sono alcune scomparse più datate che saranno esaminate per verificare se collegate al cadavere ritrovato ieri. Tra questi, al vaglio anche il caso di Antonio Russo, l’uomo di Terme Vigliatore scomparso a novembre scorso di cui si è occupato anche la trasmissione Chi L’Ha Visto. La trasmissione di Rai3 ha trattato anche un’altra scomparsa che adesso torna d’attualità, quella del barcellonese Stefano Gemellaro: non si hanno sue notizie da agosto dello scorso anno.