Cronaca

Giampilieri non dimentica, 15 anni fa l’alluvione killer

Messina – Sono passati 15 anni da quel terribile 1 ottobre che costò la vita a 37 persone censite, cambiò il volto di una parte della zona sud di Messina, impresse nella comunità cittadina e quella rivierasca una ferita impossibile da cancellare. Quindici anni fa come oggi Giampilieri, Scaletta Zanclea e i borghi intorno si svegliarono invasi dal fango, dopo che per una sera e una notte intera una pioggia incessante ruppe il cielo e fece precipitare sull’abitato di Giampilieri una frana che cancellò la parte centrale dell’abitato.

Giampilieri modello della buona ricostruzione

Dopo, sono stati giorni intensi a spalare nel fango, alla ricerca prima dei corpi di chi mancava all’appello, poi dei pezzi di case, botteghe, esistenze. Ancora dopo è arrivata l’ora degli sfollati cui cercare casa, degli appelli per la solidarietà e i fondi. Poi la ricostruzione, in base a quello che è diventato per tutta l’Italia il “modello Giampilieri”. E la promessa, mai del tutto mantenuta, di apertura di una stagione nuova in tema di prevenzione dei disastri.

La giustizia negata e il modello “impunità” Giampilieri

A margine, il momento della giustizia, che pare non essere mai arrivato per quelle 37 vittime. Perché il processo penale non ha stabilito colpe per quell’alluvione, annunciata due anni prima da un preoccupante evento simile” e anche i risarcimenti civili sono rimasti al palo, facendo sì che anche sotto questo profilo Giampilieri diventasse modello: dell’impunità di chi ha i primi compiti istituzionali in tema di protezione del suolo e protezione civile.

La commemorazione

Intanto la comunità di Giampilieri oggi ricorderà quel terribile momento con una serie di iniziative organizzate dalla parrocchia, il comitato Giampilieri 2.0 e il già Comitato Salviamo Giampilieri. Alle 8.30 suoneranno le campane della parrocchia mentre alle 18 padre Andrea Di Paola celebrerà la messa in suffragio delle vittime.

Si procederà alla benedizione e alla chiamata delle singole vittime, intercalate una ad una dal tocco del campanone. Dopo la commemorazione un comitato di artisti di Messina, nelle piazzette site lungo il canalone fugatore della stessa via 1° ottobre, intratterranno i presenti con delle
manifestazioni in onore della memoria delle vittime.