Il papà di Gioele, Daniele Mondello, ha riconosciuto le scarpine blu del figlio ritrovate ieri pomeriggio nei boschi di Caronia vicino ai resti umani che, a questo punto, non c’è più dubbio appartengano al figlioletto. “Quelle scarpe gliele ho comprate io con Viviana. Sono di Gioele”, ha detto tra le lacrime durante il riconoscimento degli indumenti trovati ieri.
“Queste ricerche sono state un fallimento“, ha detto lasciando nel pomeriggio la questura di Messina dove era stato convocato. Sull’uomo è stato eseguito il test del dna. Prelevato il Dna anche su Luigino Parisi, il suocero. Servono per la comparazione con i resti umani del bambino.
Secondo il procuratore capo di Patti, Angelo Vittorio Cavallo “non è escluso” che “la madre e il figlio siano morti nello stesso punto”. “Tutte le ipotesi sono aperte – ha spiegato -. O una morte contestuale o una morte in momenti separati, dobbiamo verificarlo. Le emergenze più importanti arriveranno dagli accertamenti medico-legali”. I resti del piccolo, ha aggiunto Cavallo, “sono stati trascinati in più punti dagli animali selvatici. Noi riteniamo che ci sia stato un intervento quantomeno successivo degli animali”. “Questo è sicuro – ha spiegato -, quell’effetto di dispersione è sicuramente frutto di un intervento di animali o in un momento successivo o al momento dei fatti” (AdnKronos).