Un caffè e un pranzo di troppo costano il ritorno ai domiciliari a Francesco Scirocco, l’imprenditore attivo nel settore delle energie alternative accusato di concorso esterno al clan di Barcellona. Il cinquantenne, alla sorveglianza speciale, aveva il divieto di frequentare abitualmente luoghi di ritrovo in compagnia di soggetti noti. Ma i carabinieri lo hanno più volte notato a Violante gli obblighi e ieri, all’ennesima trasgressione, hanno proceduto al fermo. L’imprenditore è stato coinvolto nel 2011 nel primo blitz Gotha insieme a boss e altri imprenditori del Longano e poco prima aveva subito il sequestro di beni valutati intorno ai 36 milioni di euro. Condannato in primo grado a 7 anni da un lato, dall’altro è stato dissequestrato il grosso del patrimonio aziendale. Adesso attendere il processo di appello.