Ieri, domenica 21 marzo, era la giornata in ricordo delle vittime innocenti di mafia. Ma la stessa giornata era dedicata anche a ben tre altri argomenti importanti.
Era la Giornata Mondiale per la Sindrome di Down e l’Assessorato alle Politiche Sociali e del Volontariato del Comune di Messina “esprime sincera gratitudine a tutte quelle realtà locali che quotidianamente sono impegnate a diffondere nel nostro territorio una maggiore consapevolezza e conoscenza di questa sindrome, al fine di creare una nuova cultura della diversità e promuovere il rispetto e l’inclusione nella società di tutte le persone che affette dalla Sindrome di Down. In questo particolare periodo pandemico, come testimonia una recente indagine internazionale pubblicata su EClinicalMedicine, la giornata assume una importanza ancora maggiore in quanto le persone con sindrome di Down sono a maggior rischio di complicanze e di mortalità proprio per Covid-19, anche in giovane età; mentre sopra i 40 anni il loro rischio di mortalità risulta almeno il triplo rispetto alla popolazione generale. L’augurio è quello di incentivare la collaborazione, anche istituzionale, nelle forme più idonee, per garantire le condizioni e i presupposti essenziali che permettano una sempre maggiore inclusione, integrazione e partecipazione delle persone con sindrome di Down alla vita della comunità cittadina”.
Federconsumatori Sicilia partecipa alla Giornata Mondiale dell’Acqua condividendo pienamente il tema di quest’anno: “Diamo valore all’acqua”. “Il valore dell’acqua, però, non deve essere quello economico: l’acqua va considerata un bene comune per l’intera umanità, perché è fondamentale per la nostra esistenza. Una risorsa così preziosa, non può essere considerata una merce, né può essere quotata in Borsa una azienda privata che ne gestisce l’erogazione ai cittadini perché il rischio, fortissimo, è che l’acqua diventi oggetto di speculazione finanziaria. Oggi in Sicilia “dare valore all’acqua” significa accelerare gli investimenti necessari per superare le infrazioni comunitarie per la mancata depurazione delle acque reflue, ma anche continuare la lunga battaglia per l’acqua pubblica nella nostra Regione, che non è ancora finita. La legge regionale approvata nell’agosto del 2015, la numero 19, ha recepito buona parte dei contenuti della legge di iniziativa popolare e consiliare, ma non tutti: occorre ancora eliminare il livello di gestione del servizio idrico denominato “sovrambito”, che oggi è gestito da Siciliacque (azienda il cui capitale è al 75% in mano alla multinazionale francese Veolia, e per il restante 25% della Regione Siciliana). Siciliacque vende l’acqua all’ingrosso, ad un costo eccessivo, ai gestori dei nove ambiti territoriali provinciali”.
“Bisogna infine rendere effettivi gli strumenti di partecipazione attiva dei cittadini già previsti dalla normativa regionale, come il Comitato consultivo degli utenti a livello regionale e territoriale. Federconsumatori Sicilia ha inviato specifiche richieste in tutto il territorio regionale per avviare il confronto con i tantissimi gestori che non hanno aggiornato le proprie Carte di Qualità dei Servizi, mentre sportelli di Federconsumatori presenti sul territorio regionale sono a disposizione dei cittadini per offrire assistenza su eventuali controversie con il proprio gestore, per i problemi di fatturazione (autolettura, consumi, conguagli, rimborsi, indennizzi e trasparenza delle bollette) e i chiarimenti in merito ad allacciamenti e bonus idrico”.
I responsabili dell’associazione Fare Verde Messina-Lipari, Francesco Rizzo e Piero Gatto, in occasione della giornata dell’acqua ricordano a tutti alcune semplici regole da rispettare per risparmiare acqua in casa:
Era anche la Giornata Internazionale delle Foreste. Ieri sera, su Cea Messina, un seminario su “Foreste, Boschi e Verde Urbano a Macchia Mediterranea”. Il tema della Giornata Internazionale delle Foreste per il 2021 è “Ripristino forestale: un percorso di recupero e benessere”. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 21 marzo la Giornata internazionale delle foreste (Idf) nel 2012. La Giornata celebra e accresce la consapevolezza dell’importanza di tutti i tipi di foreste. In ogni Giornata internazionale delle foreste, i paesi sono incoraggiati a intraprendere sforzi locali, nazionali e internazionali per organizzare attività che coinvolgono foreste e alberi, come le campagne di piantumazione di alberi. Le foreste rappresentano, infatti, il più importante serbatoio di biodiversità, garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque, forniscono importanti beni e servizi. Mitigano, inoltre, gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico. Tutelarle diventa quindi fondamentale. Secondo dati Fao (marzo 2014) l’area forestale mondiale è diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l’anno, corrispondenti, nel periodo 1990-2010 ad una perdita netta pari a quasi 4 volte le dimensioni di un paese come l’Italia. I risultati, aggiornati con il sondaggio globale di rilevamento a distanza, mostrano che nel 2010 l’area totale di superficie forestale era di 3.890 milioni di ettari, il 30% della superficie totale della Terra. In tutto il mondo, la riduzione lorda del suolo destinato a foreste, causata dalla deforestazione e da catastrofi naturali nei 20 anni presi in considerazione, è stata di 15,5 milioni di ettari l’anno. Questo calo è stato parzialmente compensato dagli aumenti di superficie forestale, attraverso il rimboschimento e l’espansione naturale delle foreste – 10,2 milioni di ettari l’anno. Ci sono state notevoli differenze a livello regionale nelle perdite e negli aumenti di superficie forestale. L’area di foreste tropicali è diminuita in Sud-America, in Africa e in Asia – con la più grande perdita in termini assoluti nelle aree tropicali del Sud-America, seguita dall’Africa tropicale, mentre aumenti di superficie forestale sono stati riscontrati in Asia subtropicale. Le foreste nel mondo sono distribuite in modo non uniforme, con poco meno di metà nelle zone tropicali (45% della superficie forestale totale), circa un terzo nelle zone boreali (31%) e aree di minore entità nelle zone temperate (16%) e subtropicali (8%).
trimonio forestale italiano, secondo il rapporto Fra (Forest Resources Assessment) 2010 della Fao sullo stato delle risorse forestali mondiali, copre complessivamente circa 11 milioni di ettari, pari al 36,2% dell’intera superficie nazionale.