Primi tre punti stagionali in Serie D per la Nuova Igea Virtus, la squadra di mister Pasquale Ferrara espugna il d’Ippolito con una prestazione monstre al cospetto del Lamezia, uno dei club tra i più attrezzati del girone I. L’altra messinese, il Città di Sant’Agata, va incontro invece ad un destino completamente opposto cedendo per quattro reti a zero alla più attrezzata Vibonese in casa allo stadio Fresina. Due partite comunque molto simili con la squadra in trasferta che sblocca abbastanza presto e raddoppia prima dell’intervallo, nella ripresa poi dilaga fino al 4-0 finale.
Lato Igea poche sbavature, ripartenze perfette e tanto sacrificio per Biondo e compagni, bravi ad approcciare la gara in maniera determinata e con il piglio giusto, grazie alle fiammate dei suoi leader e all’esuberanza dei tanti giovani buttati nella mischia dall’allenatore giallorosso che vuole restare con i piedi per terra: “Dobbiamo avere l’umiltà di dire che il Barcellona può permettersi la salvezza, non dobbiamo eccitarci per la vittoria e nemmeno deprimerci per le sconfitte”.
Più complesso il discorso in casa Sant’Agata con mister Michele Facciolo che analizza così la partita: “Penso che fino al primo gol subito la squadra è stata bene in campo, dopo ci siamo smarriti. Lavoreremo per centrare l’obiettivo della salvezza, il carattere da mostrare in campo non deve essere di caccia all’uomo. Penso che giocare tra pochi giorni possa aiutare, mi auguro che i ragazzi abbiano la stessa rabbia che ho io dentro”.
La sblocca subito Longo con un gran destro da fuori area, imparabile e senza scampo per l’estremo difensore lametino. Il bis arriva venti minuti dopo, corollario di una bella azione in cui a finalizzare è lo stesso attaccante di Barcellona Pozzo di Gotto, ancora bravo a sfruttare il lavoro dei compagni di reparto. Alla ripresa del gioco è ancora la Nuova Igea Virtus ad essere padrona del campo, soprattutto quando Antonio Isgrò beffa De Luca con un tiro da fuori area a seguito di una serpentina la cui genesi trova linfa dall’assistenza del portiere giallorosso Staropoli. Gli ospiti restano vivi e concedono poco ai padroni di casa, suggellando il successo anche con la rete di Fabio Aveni nel finale, servito da Isgrò. Una vittoria di squadra che dona fiducia e vigore. Oltre a chi è riuscito ad emergere sotto il profilo realizzativo, da sottolineare le belle prestazioni dei giovani (su tutti il centrocampista calabrese Antonio Nisticò), della retroguardia che non ha quasi mai sofferto e di tutto il centrocampo. Dalla difesa all’attacco sono state poche le macchie, a ragione di un collettivo che non ha abbassato la guardia dopo il ko all’esordio, remando compatto al di là delle assenze pesanti.
Al 15’ arriva subito il vantaggio della Vibonese: Convitto serve La Torre che mette dentro un pallone perfetto per l’accorrente Gaeta che dalla destra calcia al volo e trafigge Iovino. Al 27’ Mincica, servito da Di Domenicantonio, in area punta Baldan, si sposta la palla e calcia trovando la risposta di Del Bello in angolo. Dall’angolo arriva la conclusione di Marcellino che viene bloccata da Del Bello. Al 35’ ci prova Convitto con una conclusione a giro che però finisce larga. Al 40’ arriva anche il raddoppio della Vibonese: Marcellino perde palla a centrocampo dove arriva Esposito che dal cerchio di centrocampo vede Iovino fuori dai pali e calcia trovando un gol da cineteca.
Al 46’ arriva anche il tris della Vibonese: sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto in mezzo da Iuliano, arriva La Torre che, in mischia con una zampata, anticipa tutti e batte Iovino per il terzo gol degli ospiti. Al 47’ Convitto riceve la sponda di La Torre e calcia dal limite colpendo la traversa. Al 62’ Cavalli dalla destra crossa per la testa di Mincica che però colpisce malissimo dal centro dell’area, mettendo a lato. Al 92’ Malara calcia e Fragapane si invola e respinge, secondo l’arbitro però il tocco avviene con il braccio e concede il penalty, dal quale arriva il poker degli ospiti con Tandara che batte Iovino.