Società

Giornata Mondiale contro l’Aids: al Papardo l’ambulatorio malattie infettive aperto domenica

Una giornata dedicata alla prevenzione dell’AIDS e alla consapevolezza sulle malattie sessualmente trasmissibili. Come volito dall’Assessorato Regionale alla Sanità l’Azienda ospedaliera Papardo promuove una giornata dedicata al tema dell’AIDS e delle malattie sessualmente trasmissibili.

Grazie all’iniziativa domenica 1 dicembre dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, il reparto malattie infettive, sito al settimo piano dell’ospedale, sarà aperto. Sarà possibile rivolgere qualsiasi tipo di domanda al personale medico sanitario non solo circa l’AIDS ma anche sull’altre malattie sessualmente trasmissibili, sulla profilassi, sui pericoli e sulla prevenzione. Sarà, inoltre, possibile sottoporsi in maniera anonima e gratuita, al test per l’HIV.

“Il reparto di malattie infettive è all’avanguardia nello screening delle malattie sessualmente trasmissibili ma è fondamentale – dichiara il Direttore Generale dell’A.O. Papardo Mario Paino – diffondere la cultura della prevenzione, ecco perché in questi giorni ci stiamo attivando per mobilitare la rete. Controllarsi e informarsi fanno parte della prima barriera medica al diffondersi della malattia che presenta a Messina un’incidenza molto elevata. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per diffondere conoscenza e buone prassi sulle malattie sessualmente trasmissibili”.

Sono 200 i pazienti accolti ogni anno dal reparto del Papardo con una media di 10 diagnosi l’anno di HIV. Solo a Messina la percentuale di incidenza della malattia è quasi tre volte superiore a quella nazionale con una percentuale del 12% contro una media nazionale del 4.7% ogni 100 abitanti.

Secondo le stime del 2018, nel mondo ci sono 38 milioni di persone affette da HIV, mentre in Italia ci sono state 2.847 nuove diagnosi con un’incidenza maggiore nei giovani tra i 25 e i 29 anni. Sono, infatti, 130 mila in Italia i pazienti colpiti da questa malattia che oggi, se curata per tempo assicura un’aspettativa di vita pari al normale, nonostante la sua cronicità.

È importante tuttavia sottoporsi al test perché la malattia si manifesta dopo 10 anni dal contagio e può nascondere altre patologie sessualmente trasmissibili come la sifilide e la gonorrea.