E’ Alcara Li Fusi il Comune messinese a fare la parte del leone per le giornate del Fai 2019. Nel prossimo weekend, ben 7 beni su 12 saranno aperti nel Comune nebroideo: Acqua Santa, chiesa Maria Assunta, chiesa delle Grazie, chiesa di San Nicola di Mira, chiesa San Pantaleone martire, convento di Santa Maria del Rogato e Santuario dell’eremo San Nicolò Politi.
Da Alcara verso il mare si arriva a Sant’Agata Militello, dove solo sabato mattina sarà aperto Palazzo Gentile, alle spalle del Duomo. Costruito nella seconda metà del XIX secolo, di proprietà del Comune di Sant’Agata, in passato ha ospitato il Museo dei Nebrodi, mentre attualmente ospita gli uffici amministrativi dell’Ente Parco dei Nebrodi.
Da Sant’Agata 20 minuti e 20 km per Caronia, da dove si sale per Capizzi, quasi 40 km sui Nebrodi, a un’ora dal mare. A Capizzi apriranno la chiesa Sant’Antonio di Padova ed il Museo di arte sacra dei Santi Nicolò e Giacomo.
Una sola apertura sullo Jonio, i giardini della villa comunale di Taormina (nella foto), sabato e domenica dalle 9.30 alle 18.30.
La Villa Comunale costituiva originariamente il parco dell’abitazione di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese cugina della regina Vittoria, che visse a Taormina dal 1884 e ne sposò il sindaco Salvatore Cacciola. Il parco, per desiderio di lady Florence, fu realizzato nello stile del giardino all’inglese e vi furono collocate molte specie di piante rare. Il giardino passò al Comune di Taormina nel 1922. Al suo interno, grazie all’estro di Lady Trevelyan, si possono ancora ammirare delle particolari costruzioni chiamate “victorian follies”. Ospitando nella sua villa molti personaggi illustri dell’epoca, contribuì a promuovere il nome e le bellezze di Taormina nel mondo. Lady Florence Trevelyan morì nel 1907 e l’ultima delle sue eccentricità fu quella di farsi seppellire sul monte Venere, alle spalle di Taormina, in località “a francisa”, così denominata per il fatto che tutti gli stranieri in quel tempo erano chiamati i “francisi”.