Ancora una volta il loro futuro è appeso ad un filo. Il 30 settembre scade la proroga della cassa integrazione che erano riusciti a ottenere ad aprile, quando in extremis riuscirono ad evitare il licenziamento. I 17 ex dipendenti Feluca si occupavano dei servizi informatici di Comune e Provincia prima di iniziare quel percorso che li avrebbe dovuti portare a svolgere le stesse attività ma all’interno di una nuova società denominata NewCo. Era il marzo del 2011 e una delibera sanciva la costituzione della NewCo. Non se ne fece nulla, poi arrivò il commissariamento targato Croce e una nuova delibera che revocava la precedente stoppando l’iter. Ad aprile, a pochissimi giorni dalla data fissata per il licenziamento, il vecchio consiglio comunale si trovò a votare quella delibera e scelse di provare a salvare quei lavoratori non approvando il documento del Commissario Croce.
Nel frattempo sono trascorsi cinque mesi, a Palazzo Zanca c’è una nuova amministrazione e per quei 17 lavoratori la speranza fin dal primo giorno è di riuscire a far riavviare quel percorso. L’amministrazione Accorinti in questi mesi ha più volte incontrato i lavoratori e il segretario della Fim Cisl Nino Alibrandi che è sempre stato in prima linea in questa vertenza. L’intenzione espressa fino ad oggi è quella di riprendere la strada che porta alla creazione della NewCo, bisogna però capire come. Il Comune non naviga in acque tranquille, la situazione finanziaria è ben nota e soprattutto mancherà quello che doveva essere il contributo originario della Provincia che sicuramente non potrà più essere partner come era stato stabilito inizialmente. L’amministrazione sta però lavorando per individuare la soluzione.
All’Ufficio Provinciale del Lavoro si è svolto un incontro tra il Direttore Franco De Francesco e il vicesindaco Guido Signorino, si è parlato dello stato in cui si trovano i 17 ex Feluca e di cosa si potrà fare. L’unico timore che hanno i lavoratori è il poco tempo a disposizione, considerato che il 30 settembre scade la cassa integrazione.
Loro vogliono ricordare che fanno già parte della pianta organica del Comune per ciò che riguarda le società partecipate che fanno capo al Comune, quindi non si tratterebbe di nuove assunzioni. Ricordano anche che la NewCo farebbe risparmiare le casse di Palazzo Zanca che abbatterebbe i costi di gestione dei servizi informatici. Fino a qualche mese fa solo la metà dei Dirigenti dei vari dipartimenti aveva fornito il report dei costi del servizio gestito autonomamente senza la NewCo e, nonostante mancasse la documentazione completa, il sindacato aveva comunque dimostrato che la nuova società è più economica mettendola a confronto con le spese della metà dei dipartimenti.
L’amministrazione Accorinti dovrà valutare anche questo dettaglio di non poco conto. Ma dovrà farlo in fretta e dunque non si esclude che nel giro di pochi giorni arriverà il responso.
Francesca Stornante