Dopo settimane di intenso dibattito e altrettante di fitto silenzio (ma non per questo di immobilismo da parte dei diretti interessati), quella di oggi potrebbe essere considerata la giornata del “grande ritorno”: quello della Stu Tirone. Iniziamo da Palazzo Zanca, dove questa mattina, è fissata una nuova sessione del consiglio con all’ordine del giorno 41 interrogazioni e 28 proposte deliberative, tra cui anche quella riguardante la Società Trasformazione Urbana Il Tirone Spa. Ci spostiamo poi al Genio Civile, dove invece è stata programmata una conferenza dei servizi in cui discutere di uno progetto “stralcio” che lascia intravedere una corsia preferenziale per gli interessi privati (vedi correlato). Sulla vicenda, qualche giorno fa, si era espresso l’ex-sindaco Franco Providenti e il gruppo “Officina delle idee”, predisponendo un documento (che riproponiamo in download, sottoscritto da 20 associazioni e oltre 180 cittadini ) inoltrato anche al prefetto, al sindaco, e all’assessore Scoglio, in cui si esprimono forti perplessità.
Perplessità non lesinate anche dall’architetto Luciano Marabello della “Comunità Urbana” (vedi approfondimento) che definisce il progetto urbano del Tirone: un groviglio in progress. “Le parti progettate (edilizia pubblica e privata) che andranno in conferenza dei servizi – scrive Marabello si mostrano totalmente impermeabili a tutte le considerazioni fatte durante il corso del dibattito e oltretutto impermeabili agli stessi indirizzi dei documenti degli organismi consultivi costituiti da ordini professionali e Confindustria, voluti e “istituiti” per l’occasione dall’assessore Gianfranco Scoglio. Tali interventi per la costruzione di 36 alloggi di edilizia pubblica e 4 alloggi di edilizia privata, intervengono pesantemente su un versante collinare a forte acclività, asportano gran parte del terreno sotto una porzione di viale Italia, imponendo l’uso di massicce e costose opere di consolidamento per la sua stessa realizzazione. Lo stesso fabbricato si predispone ad accogliere nel futuro sulla sua terrazza un centro commerciale, elemento bizzarro sia per la localizzazione urbana e di accesso, sia per la sua natura trans-tipologica frutto più di sommatoria elementare di elementi costruiti che di ricerca effettiva”.
Queste le premesse, per ulteriori sviluppi occorre aspettare il bilancio di fine giornata.