È ancora emergenza a Patti dove il pauroso incendio che ieri ha minacciato il paese è stato del tutto domato soltanto nella tarda mattinata di oggi. I danni però sono stati ingenti e interessano anche le principali infrastrutture e probabilmente servirà ancora qualche giorno per uscire concretamente dall'emergenza.
Le fiamme hanno distrutto la rete di fibra ottica e tre pozzi comunali, manca l'energia elettrica in diverse zone della città, in particolare nelle frazioni collinari dove oggi non arriva neppure un goccio d'acqua nei rubinetti. Nel resto della città l'erogazione idrica è stata razionalizzata. Gli anziani della Residenza, evacuati precauzionalmente ieri sera, non sono ancora tornai nella struttura ma potranno farlo entro oggi.
Il rischio inquinamento sembra essere stato evitato ma servirà attendere i risultati dei rilievi dell'Arpa, che gia ieri sera ha effettuato i primi campionamenti, per maggiore tranquillità. A contrada Mulinello è andata parzialmente distrutta la piattaforma della Pieco, l'azienda che effettua la raccolta rifiuti per l'intero paese, ma la quantità di plastica andata in fumo è relativamente modesta. Anche i bomboloni esplosi non sembrano destre preoccupazione.
"Non siamo fuori dall'emergenza ma non registriamo situazioni di pericolo e fortunatamente non ci sono stati feriti, salvo qualche lieve intossicato", spiega il sindaco Mauro Aquino: "è per questo devo ringraziare i cittadini che si sono attenuti in maniera esemplare a tutte le prescrizioni di ieri e anche nei casi che generavano alaggio re paura si sono comportati in maniera esemplare e si sono spostati ordinatamente. Ringrazio le forze dell'ordine e della protezione civile che hanno lavorato con abnegazione e a rischio della propria vita. Impossibile non rilevare, però, che le risorse sono poche e vanno potenziate. In una situazione come quella di ieri non è possibile dover attendere ore che un canadair arrivasse da Roma o da un'altra lontana città italiana". Il primo cittadino stamane ha fatto il punto col
centro operativo comunale di protezione civile e con i dicasteri regionali e nazionali per coordinare le operazioni di messa in sicurezza e di ripristino della normalità, dopo aver stilato con la Prefettura di Messina l'elenco delle priorità da cui cominciare.
Se i pattesi stanno tutti bene, l'economia del centro è in ginocchio.
I danni sono stati molto ingenti ai capannoni delle zone commerciali e industriali, colpite le aziende del movimento terra che hanno visto tanti mezzi pesanti andare in fumo. Danni rilevanti anche alle strutture agricole e turistiche, soprattutto nelle zone di contrada Porticella e Moreri. Nessuna struttura ricettiva é stata rasa al suolo ma le aree verdi intorno sono andate bruciate e i locali hanno bisogno di riparazioni.