MESSINA – Un altro muro di omertà. E’ quello che gli inquirenti si sono trovati davanti anche stamane, alla seconda giornata di interrogatori di garanzia dell’operazione anti droga della Guardia di Finanza scattata venerdì scorso nel comprensorio della costa saracena. Oggi è toccato a Michele Siragusano, Dario Di Perna, Emiliano Franzone, Mirko Maniaci e Antonino Tuccio. Tutti sono accusati di associazione finalizzata allo spaccio e tutti sono in carcere a Siracusa, perciò è toccato al giudice per le indagini preliminari il faccia a faccia. Sarà lui poi a trasmettere i verbali degli interrogatori “per rogatoria” ai colleghi messinesi.
Come già ieri a Messina, anche oggi a Siracusa quasi tutti hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, accompagnati dagli avvocati Antonio Spiccia, Giuseppe Germanà Bozzo, Manuela Alessandrino, Tino Celi e Tommaso Calderone. Soltanto Mirco Maniaci, difeso dall’avvocato Carmelo Occhiuto, ha deciso di rispondere alle domande del giudice, respingendo tutte le accuse.
Qualcuno uscirà dal carcere?
Interrogatori per rogatoria anche per i calabresi Sebastiano Pelle, Bruno Emanuele e Giuseppe Licastro, e Antonino Pappalardo, rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza, considerati i fornitori catanesi e della locride della rete gestita soprattutto da Siragusano. Completata la tornata di interrogatori, la giudice per le indagini preliminari di Messina Tiziana Leanza potrà valutare le richieste dei difensori, a cominciare dalle istanze di scarcerazione presentate dai legali delle persone che hanno ammesso di aver acquistato droga dai presunti pusher, ma non per spacciarla a sua volta.
Intanto la procuratrice aggiunto Rossana Casabona e la sostituta Giulia Falchi hanno chiuso gli accertamenti, restringendo il cerchio degli indagati alle sole 13 persone arrestate più un’altra persona per cui avevano chiesto l’arresto, non autorizzato dal Gip Leanza. Nell’avviso di conclusione delle indagini, la Procura conferma tutte le accuse ipotizzate per i protagonisti del giro di spaccio tenuto sott’occhio dai finanzieri dal 2021. Sant’Angelo di Brolo, Ponte Naso, alcuni locali della movida di Capo d’Orlando e Acquedolci le principali piazze di spaccio di Siragusano e gli altri suoi contatti.