Arrivo pianeggiante o arrivo leggermente mosso il risultato non cambia. Arnaud Demare si sta dimostrando il re delle volate qui al Giro d’Italia. Dopo la vittoria di Villafranca Tirrena, il campione nazionale francese si è ripetuto sul traguardo di Matera.
A differenza dell’altro giorno non c’è stato bisogno di ricorrere al fotofinish, la vittoria del francese è stata netta. L’Italia può comunque sorridere con 4 atleti piazzati nei primi 10 allo sprint: Fabio Felline il migliore terzo, poi Cimolai, Vendrame e Battaglin.
Sembra una maledizione quella di Sagan, il 3 volte campione del mondo, non riesce più a trovare la vittoria. Dopo essere stato beffato di millimetri a Villafranca, lo slovacco aveva fatto lavorare bene la sua squadra nella frazione odierna. L’arrivo leggermente in salita però ha fatto saltare i suoi piani: ritrovatosi solo nel km finale non è riuscito neanche a disputare uno sprint decente.
Da segnalare una spallata incassata dalla maglia rosa Joao Almeida che è stato colpito nel momento in cui si accostava a bordo strada da un collega. Il portoghese comunque non ha riportato conseguenze e si è rimesso a pedalare in gruppo. Ancora molto attivi Nibali e Fuglsang nel finale, ma il terreno non era ancora adatto a creare distacchi.
Come detto Almeida mantiene la maglia rosa (e la maglia bianca di miglior giovane) tenendo a distanza di 1’01” Vincenzo Nibali che sembra scalpitare, ma dovrà aspettare domenica per tentare l’assalto alla leadership. Cambio di maglia per quanto riguarda la classifica a punti che riguarda gli sprint, Demare forte delle sue due vittorie di tappa sopravanza Sagan. Filippo Ganna mantiene la sua maglia di miglior scalatore, grazie ad una tappa in cui non c’erano in palio punti della montagna che potessero far vacillare la sua posizione.
Domani si viaggerà per 150 km da Matera a Brindisi e sarà sicuramente un altro arrivo in volata. A differenze delle ultime due frazioni che erano un po’ ondulate la settima totalmente piatta favorirà anche la presenza dei velocisti puri come Gaviria, Viviani e Hodeg.