Presso il Parco Archeologico di Segesta, il primo di ottobre, si sono presentate le squadre che parteciperanno all’edizione numero 103 del Giro d’Italia. Alcuni dei possibili protagonisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia della partenza da Monreale. Tra loro spiccano i rivali di Nibali ed altri due atleti italiani, oltre al messinese, da tenere d’occhio e tifare per la vittoria di qualche frazione.
Lo Squalo dello Stretto, di cui vi abbiamo già riferito le sue parole nel dettaglio, è apparso felice di partire dalla sua terra e molto più tranquillo e fiducioso della sua forma fisica rispetto alle ultime corse a cui ha preso parte.
Il favorito per tutti i bookmaker è Geraint Thomas. Il britannico ha vinto il Tour due anni fa e quest’anno è stato mandato dalla Ineso, squadra di cui veste i colori, a correre il Giro d’Italia. Ha avuto modo di prepararsi e sicuramente sfrutterà le cronometro, ma come lui stesso ha dichiarato la sua forza è anche la sua squadra: “Abbiamo sicuramente una delle squadre più forti e non vedo l’ora di iniziare, saranno tre settimane piene di tappe interessanti e impegnative”.
L’altro favorito è Simon Yates, fresco vincitore della Tirreno-Adriatico. Il corridore della Mitchelton-Scott in passato ha vestito di rosa, era il 2018, ma ha poi pagato d’inesperienza cedendo la leadership. Sono passati anni, è maturato ed è anche più sicuro delle sue forze: “Dalla mia ultima partecipazione ho imparato a gestirmi e mantenere la calma. Sarà dura già dalle prime tappe qui in Sicilia”.
Un altro che in passato ha vestito di rosa ma ha ceduto la maglia a Nibali nel 2016 è Steven Kruijswijk. L’olandese della Jumbo-Visma ha ricordi contrastanti della sua passata partecipazione alla corsa rosa: “Ho ricordi belli e brutti del Giro, soprattutto in quel 2016. Ho imparato molto da quell’esperienza. Non ho corso molto quest’ano quindi già dopo le tappe qui in Sicilia capirò realmente qual è la mia condizione e mi prefiggerò i miei obiettivi”.
Da un ex rivale ad un ex compagno. Jakob Fuglsang è stato compagno di squadra di Nibali all’Astana. Il danese è rimasto a vestire i colori della squadra kazaka e ne ha acquisito i gradi di capitano con ambizioni di vittoria: “Sono qui per vincere e ci proverò fino alla fine. Ho lavorato per arrivare qui con una buona forma e cercherò di far sì che possa essere così lungo le tre settimane di corsa”.
Ai nastri di partenza del Giro saranno 48 gli italiani su 176 corridori in totale, 8 per ognuna delle 22 squadre al via. Il punto di riferimento è Vincenzo Nibali, con lui in squadra anche il fratello Antonio, ma attenzione anche ad Elia Viviani che saprà farsi trovare pronto negli arrivi che si decideranno alla sprint. Il veronese, già maglia ciclamino nell’edizione 2018, sicuramente ci riproverà: “Per ogni italiano il Giro è la corsa dei sogni. Voglio ripetere quanto di bene ho sempre fatto qui, per me e per la mia squadra”.
Tanti altri giovani italiani ci proveranno, da Fausto Masnada che si è messo in mostra alla Tirreno-Adriatico a Diego Ulissi e Giovanni Visconti che andranno all’attacco per vincere qualche tappa. Chi infine è abbastanza sicuro di poter vincere, in una delle tre frazioni a cronometro, è Filippo Ganna, neo-campione del mondo della specialità: “È il mio primo Giro sono emozionato e sapere che la prima tappa è adatta alle mie caratteristiche mi emoziona ancor di più”.