Guarito a tempo record dalla frattura al polso il messinese Vincenzo Nibali ha preso il via a Torino per il Giro d’Italia numero 104. Lo Squalo dello Stretto ha percorso individualmente gli 8,6 km di percorso in 9 minuti e 28 secondi ad una media oraria di 54,5 chilometri all’ora.
Per il peloritano della Trek-Segafredo da valutare la sua tenuta lungo le tre settimane soprattutto per le noie che potrà dargli il polso. Vincenzo però ha dichiarato che sarà qui per lasciare il segno e magari potrà ripiegare sulla maglia di miglior scalatore o andare alla ricerca di una vittoria di tappa.
Lontano da Filippo Ganna, campione del mondo della specialità, che ha vinto la prima tappa di questo Giro col tempo di 8’47”, 58.7 km/h di media sul podio di giornata anche Edoardo Affini e Tobias Foss. Nibali col suo tempo chiude 41″ secondi dalla maglia rosa, il primo degli uomini di classifica è distante 24″.
Tra suoi avversari diretti, gli uomini di classifica, sono andati meglio Almeida, Evenepoel e Vlasov. Sullo stesso tempo di Vincenzo, Yates, Carthy, Bilbao, Bernal, Soler. Alle spalle del messinese, seppur di poco, Hindley e Landa, il peggiore è Romain Bardet che probabilmente si metterà a servizio del più giovane Hindley abbandonando già al primo giorno i sogni Rosa.
Ci sarà comunque tanto terreno in cui lo Squalo potrà attaccare. Già nella prima settimana l’arrivo a Sestola, mentre al termine della seconda i corridori al Giro faranno i conti con lo Zoncolan.
Nella terza settimana ci si giocherà tutto sulle Alpi ad oltre 2mila metri di altezza, Pordoi e Giau daranno un ulteriore scossone alla classifica generale. Il 30 maggio a Milano la resa dei conti con una cronometro conclusiva di 30 km che potrà limare la distanze tra i big.