Una tappa decisiva la 18ª del Giro numero 103, ancor di più considerando che tra nevicate previste e restrizioni per gli sconfinamenti in territorio francese il tappone di sabato è stato rimaneggiato. A trionfare Jai Hindley che ricambia il favore della 15ª tappa e sfrutta il lavoro della Ineos per poi battere in volata il suo rivale Tao Geoghegan Hart.
La maglia rosa Almeida frana alle viste dello Stelvio, Kelderman veste la rosa ma non come si aspettava perché cede anche lui e si ritrova il compagno di squadra e il britannico molto vicini in classifica. Sprofonda Nibali che cede oltre 5 minuti e perdendo anche dai vari Fuglsang e Bilbao. Per il messinese ormai lontana anche la possibilità di finire sul podio, tramontato invece il sogno rosa.
Quando mancano 50km al traguardo inizia l’ascesa sullo Stelvio. 2758 metri di altezza, cima Coppi (il GPM che giunge più in quota del Giro) di questa edizione. La fuga sebbene ben composta viene riassorbita dall’azione inseguitrice dei Sunweb. Paga sin da subito Domenico Pozzovivo, dopo poco anche Fuglsang si stacca. Almeida e Nibali si staccano poco dopo, quando Geoghegan Hart trova sulla strada, era in fuga, il compagno di squadra Rohan Dennis che dimostra un eccellente stato di forma frazionando ancora di più il gruppo.
Sembra fatta per Kelderman con Almeida staccato, ma l’azione di Dennis stacca anche lui. Restano in testa al gruppo Dennis col suo capitano Geoghegan Hart e Jai Hindley. Nella successiva discesa e la salita finale verso Laghi di Cancano si rimescolano le carte. Hindley batte Hart in volata, Bilbao chiude terzo a 46” dalla coppia. Fuglsang si riprende e termina quarto a 1’25”. Kelderman giunge a 2’18” ed è maglia rosa.
Almeida e Nibali arrivano a stesso tempo 4’51” dal vincitore. In generale adesso il portoghese è quinto a 2’16”, mentre lo squalo dello Stretto scivola in ottava posizione a 5’47” dalla nuova maglia rosa.
Wilco Kelderman come detto è leader, ma dietro di lui scalpitano i due giovani Hindley, suo compagno di squadra, a 12” e Geoghegan Hart a 15”.
La maglia ciclamino resta sulle spalle di Démare, ormai sempre più vicino all’obbiettivo, mentre Guerrero grazie alla fuga odierna e al ritiro di Visconti blinda la maglia di miglior scalatore.