MESSINA – “Un segno indelebile di fede e preghiera”. E’ la sintesi della visita a Messina, del simulacro della Madonna di Loreto. La sacra immagine è stata accolta nella Basilica di S. Antonio, dai padri Rogazionisti, nell’ambito del Giubileo Lauretano. In quello stesso luogo in cui tra circa un mese sarà celebrata l’apertura dell’Anno Santo per la fondazione della Basilica-Santuario di S. Antonio.
La statua giunta a Messina è custodita nella chiesa del 41° Stormo e dell’Aeroporto di Sigonella.
A renderle omaggio erano presenti tra gli altri i marescialli Giovanni Capodivento e Renato Cancelliere (del teleposto di Messina), l’avvocato Silvana Paratore (segretaria regionale Sicilia dell’associazione tutela Forze armate), Salvatore Bombardieri e Luigi Gravina (in rappresentanza delle Frecce tricolori) e Rosario Marchese, comandante in seconda della Capitaneria di porto di Reggio Calabria.
“Accogliamo da questi piccoli ma intensi momenti, la forza per camminare insieme a Maria, per non sentirci soli e non essere in balia della tempesta” ha detto padre Paolo Solidoro, cappellano militare di Sigonella che ha presieduto la S. Messa in sieme a don Mario.
“I fedeli che in questi due giorni si sono prostrati dinanzi alla Vergine Maria di Loreto – viene evidenziato – hanno dimostrato non solo il rispetto e il decoro alla situazione di emergenza sanitaria che l’Italia e il mondo intero stanno vivendo con sofferenza, ma hanno saputo dare con amore il rispetto e la testimonianza di una fede adulta e pensata. Anche le lacrime che i fedeli, gli ammalati, i giovani e le famiglia hanno rivolto e donato a Lei, alla Vergine per ottenere le sospirate grazie e per la salute del corpo e dello spirito, erano cariche di speranza e di vita”.