Cronaca

Appalti pilotati al Cas, a luglio il processo Tekno

Si aprirà il prossimo 11 luglio davanti ai giudici della II sezione penale del Tribunale di Messina il processo scaturito dall’inchiesta denominata Teckno 1 sugli appalti pilotati al Cas. Nel pomeriggio il giudice per l’udienza preliminare Finocchiaro ha rinviato a giudizio praticamente tutti gli indagati coinvolti nella vicenda, accogliendo così la richiesta formulata dalla Procura ad apertura del vaglio processuale.

Sarà quindi il dibattimento, adesso, a stabilire se l’appalto per la sorveglianza delle autostrade appaltato dal Consorizio fu “pilotato” o meno. Indagando sull’appalto, la Dia ha scoperto diversi illeciti, contestati a imprenditori e dirigenti del Cas.

Impegnati nelle difese gli avvocati Valter Militi, Isabella Barone, Alberto Gullino, Francesco Chillemi e Tommaso Calderone.

La tesi della Procura, che ha fatto scattare 12 misure cautelari nel 2014, è che per il servizio di sorveglianza assistita lungo la A18 Catania-Siracusa-Rosolini e la A20 Messina-Palermo era stata pagata una mazzetta. Dopo gli arresti dagli stessi protagonisti sono arrivate molte conferme agli spunti investigativi scaturiti dalle intercettazioni della Dia. Gli imprenditori, in particolare il milazzese Francesco Duca, hanno riempito fiumi di verbali svelando molti retroscena.

Insieme a Duca vanno quindi a processo Ettore Filippi, Rossella Venuto, Giuseppe Iacolino, Filadelfio Scorza, Andrea Valentini, Antonio Chillè, Lucrezia Passeri, insieme ai funzionari dell’ente di Contrada Scoppo Lelio Frisone e Angelo Puccia

Soltanto uno degli indagati ha scelto una strada processuale diversa, ma la sua posizione era marginale rispetto alla inchiesta principale.