Due condanne per il crack Centonove, scagionata il direttore Lombardo

Assolta pienamente l’ex direttore responsabile Graziella Lombardo, condannati invece Francesco Pinnizzotto e Andrea Ceccio. Si chiude con 2 condanne e una assoluzione il processo in abbreviato davanti al Giudice per l’udienza preliminare Monica Marino sul fallimento della galassia Centonove.

Il giudice ha scagionato il direttore responsabile dello storico settimanale, ed ha comminato 2 anni e 4 mesi a Pinizzotto, 2 anni a Ceccio. Per entrambi la pena è sospesa.

Per loro il Pm Antonio Carchietti aveva chiesto condanne lievemente superiori, ed aveva sollecitato la condanna anche della Lombardo. Ma il giudice ha deciso diversamente.

Alla scorsa udienza il Gup Marino aveva rinviato a giudizio il fondatore del settimanale, il giornalista Enzo Basso, e il ragioniere Giuseppe Garufi. Basso subito dopo è tornato pienamente in libertà.

Tutti erano stati chiamati in causa per alcune ipotesi di bancarotta e per i passaggi societari dell'editoriale Centonove, Centonove Press – che per anni ha gestito il servizio di rassegna stampa dell'Ars, e le altre cooperative collegate.

L'ipotesi d'accusa della Procura di Messina, formulata alla fine degli accertamenti della Guardia di Finanza, è che una serie di società furono create per continuare a percepire i contributi dell'editoria ed evitare le conseguenze dei fallimenti delle società madre.

Hanno difeso gli avvocati Carmelo Scillia, Aurora Notarianni, Alberto Gullino, Nino Caleca e Sergio Mastroeni.

Leggi qui gli approfondimenti