Vent'anni di carcere, ma l’accusa resta omicidio volontario. E’ questo il verdetto di secondo grado per Adelfio Perticari, che il aprile dello scorso anno sparò in direzione del diciannovenne Giuseppe De Francesco, a Camaro, uccidendolo.
Perticari a febbraio scorso era stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere.
Adesso la Corte d’appello ha escluso le aggravanti, facendo diminuire il carico della pena stabilita per l’uomo. Perticari si era costituito qualche giorno il delitto al carcere di Gazzi.
I carabinieri, che lo cercavano da giorni, erano vicini a prenderlo ed aveva individuato anche i suoi "fiancheggiatori". Il quarantaseienne ha ammesso di aver sparato in direzione del ragazzo, affermando però di non voler ucciderlo. Contro di lui ci sono le molte immagini delle telecamere della zona che lo riprendono però mentre insegue il giovane, appena fuggito dal bar Orientale di Perticari, probabilmente in fuga dal "ferro" che l'uomo ha tirato fuori per mettere fine all'ennesimo sopruso di De Francesco nei confronti del figlio.
Nel frattempo Perticari è stato arrestato anche nell'operazione Matassa per la sua appartenenza al clan Ventura ed è in attesa di sentenza. E' difeso dall'avvocato Tancredi Traclò.