Il capogruppo dei senatori Udc, Gianpiero D’Alia dice no alla chiusura del Tribunale di Mistretta, prevista nell’ambito del piano di riorganizzazione della distribuzione degli uffici giudiziari in Italia.
Il parlamentare centrista ha scritto una interrogazione al ministro della Giustizia, Francesco Nitto Palma, in cui chiede al Guardasigilli “quali criteri intende seguire per salvaguardare l’esistenza di tale Tribunale, sottolineando i gravi disagi per i mistrettesi, in caso di chiusura, in termini di difficolta’ e diminuzione della sicurezza sul territorio”.
“Il Governo – continua D’Alia – non sta tenendo conto ne’ della collocazione geografica, ne’ della carenza di collegamenti (Mistretta e’ in un’area montana distante dai principali capoluoghi di provincia e dai relativi Palazzi di Giustizia, con gravi carenze infrastrutturali ed economiche), ne’ tantomeno delle criticita’di un’area a forte rischio criminale”.
“Sopprimere il Tribunale di Mistretta – evidenzia il presidente dei senatori dell’Udc – e’ contro anche l’analisi del Gruppo ministeriale di studio presso il Ministero della Giustizia che, nel 1996, ha rilevato ‘non accorpabili’ i circondari compresi nel distretto della Corte di Appello di Messina (Messina, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e Mistretta). La chiusura, infine, lede i principi costituzionalmente riconosciuti di tanti cittadini, con la conseguenza che si rischia di privare una vastissima zona della presenza dello Stato e di servizi fondamentali e connessi: Carabinieri; Polizia; Finanza; Agenzia delle Entrate; carcere ed altri”.