Politica

“Gli attacchi ad Atm pretestuosi e il caso del sindacalista assenteista”

MESSINA – “I sindacati hanno un ruolo fondamentale per il miglioramento di Atm. Ma basta attacchi pretestuosi. Cosa penserebbero i lavoratori se sapessero, per esempio, che un loro rappresentante, nel 2023, su 277 giorni lavorabili, ha accumulato 89 giorni di permesso sindacale, partecipando a 0 riunioni sindacali su 14?”. Non si placano gli scontri tra sindacati e Atm. E l’azienda presieduta da Giuseppe Campagna scrive una nota dagli accenti spigolosi: “Le organizzazioni sindacali, nel corso delle sedute presso la Commissione Viabilità, hanno nuovamente mosso accuse sconcertanti. Sedute alle quali non tutte le sigle sindacali hanno partecipato, sembrando suggerire che le stesse non tengano una linea comune. E hanno ribadito che in vari procedimenti giudiziari Atm è risultata soccombente. “Dimenticano”, però, di notare che in numerosi procedimenti l’azienda ha visto riconosciute le proprie ragioni. Naturalmente si tratta di una normale dinamica processuale, in cui non tutte le azioni del ricorrente sono ritenute giuridicamente fondate. In ogni caso, però, ribadire la soccombenza dell’azienda appare in primo luogo irrispettoso nei confronti dei lavoratori, le cui doglianze non hanno trovato supporto nelle pronunce del giudice e che, altresì, sono stati condannati a rifondare le spese processuali”.

Nel caso della recente polemica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare a Torre Faro, le critiche sono arrivate da Cisl, Uil, Faisa Cisal e Orsa.

Continua la nota di Atm: “Le organizzazioni sindacali criticano le procedure di selezione interna, adombrando il sospetto che l’azienda abbia “adattato” le procedure selettive in modo da poter favorire alcuni dipendenti in danno di altri. Perché, allora, non ricordare che Atm, successivamente, ha riproposto le procedure di selezione, ampliando, come da disposizione regolamentare, l’accesso alla selezione anche ai parametri immediatamente inferiori, consentendo, quindi, a coloro che sono stati giudicati inidonei in prima battuta di poter riproporre la propria candidatura nella seconda selezione? Probabilmente perché le organizzazioni non hanno gradito il diniego alla loro proposta, tra l’altro contraria al dettato regolamentare, di ampliare le procedure selettive per le mansioni superiori anche ai parametri iniziali (140), inferiori di 4/5 posizioni rispetto a quella oggetto di selezione”.

“Quel sindacalista in permesso sindacale senza partecipare alle riunioni del sindacato”

E poi arriva un affondo legato a un caso singolo, come abbiamo anticipato: “Cosa penserebbero i lavoratori se, per esempio, sapessero che un rappresentante sindacale nel 2023, su 277 giorni lavorabili, ha accumulato 89 giorni di permesso sindacale (pari a circa il 32% dei giorni lavorabili), partecipando a 0 riunioni sindacali su 14? E che lo stesso rappresentante, in questa prima metà del 2024, su 127 giorni lavorabili, ha già accumulato 47 giorni di malattia, 82 giorni di permessi sindacali (pari a circa il 65%), prendendo parte a 0 riunioni sindacali su 7? Forse penserebbero che questo rappresentante si occupi poco delle sorti di chi rappresenta e che forse certe prese di posizioni siano strumentali affinché le Ooss facciano sentire la loro formale presenza in mancanza di un impegno sostanziale?”.

“Sì al confronto con i sindacati ma senza sacrificare gli obiettivi d’efficienza”

E ancora: “Le organizzazioni hanno l’opportunità di contribuire in maniera determinante al miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti e al continuo rilancio dell’azienda. È per questo che la governance di Atm Spa è sempre aperta a un confronto costruttivo, riconoscendo l’importante ruolo del sindacato, a patto che quest’ultimo si proponga in un’ottica di leale collaborazione e abbia sempre chiaro che l’azienda non è disposta a sacrificare i suoi obiettivi di efficienza e di efficace gestione di un servizio da rendere alla comunità messinese. E alle migliaia di turisti che quotidianamente utilizzano i mezzi pubblici. Eppure le Ooss hanno ribadito durante le sedute della Commissione Viabilità che l’efficienza del servizio di trasporto pubblico è secondaria rispetto, probabilmente, a una gestione più accomodante dell’azienda”.