Si sono tenuti questa mattina a Reggio Calabria gli Stati Generali dei rifiuti, per discutere della gestione, delle criticità e dei programmi relativi a tutto il comparto, anche in vista del nuovo gestore unico, Arrical (Autorità rifiuti e risorse idriche della Calabria), che fa capo alla Regione.
“La raccolta dei rifiuti assume peculiarità diverse da territorio a territorio – ha spiegato Monica D’Ambrosio, direttore Ricicla.tv che ha condotto l’incontro – ma in linea di massima i problemi sono ben distribuiti: da un lato la crescente produzione dei rifiuti, dall’altro la sempre più marcata assenza di impianti di trattamento e smaltimento. Una situazione inaccettabile di fronte ai target che l’Europa impone al nostro paese. Entro il 2026 il l’Italia dovrebbe aver compiuto il grande passo verso transizione ecologica”.
A compiere una disamina sulla situazione attuale e sulle prospettive Salvatore Siviglia, Direttore Generale dipartimento territorio e tutela dell’ambiente Regione Calabria; Carmelo Versace, Sindaco facente funzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria; Bruno Gualtieri, Commissario Arrical; Crescenzo Pellegrino, Presidente sezione ambiente Unindustria Calabria; Margherita Tripodi, Vicepresidente Ordine degli ingegneri Reggio Calabria.
In apertura un video da Roma, Valeria Frittelloni, ingegnere a capo del Centro nazionale dei rifiuti e dell’economia circolare, per capire qual è lo stato dell’arte in Calabria: “Secondo l’ultimo rapporto annuale la Calabria risulta aver fatto molti passi avanti. In particolare sulla differenziata abbiamo registrato un importante incremento. Nel 2012 – 2013 a livello regionale eravamo al 15 per cento, nell’ultimo rapporto dati, 2021, si certifica un incremento sopra il 53 per cento. Questo non è ancora sufficiente. L’obiettivo nazionale prevedeva il raggiungimento del 65 per cento al 2012, perché vanno sottratte tutte le quote che vengono scartate dagli impianti di riciclaggio. Abbiamo oggi una situazione impiantistica abbastanza variegata. Sulla regione ci sono sia impianti che gestiscono la frazione indifferenziata che una buona quantità di impianti che al momento soddisfano il fabbisogno regionale, ma se avvera l’implemento questi non saranno più sufficienti”.
“Sulla differenziata si deve lavorare meglio – le parole di Versace -, abbiamo fatto delle proposte al presidente Occhiuto e abbiamo consegnato, rispetto al passato, uno stato dei fatti, relativo agli impianti di raccolta, completamente diverso. Abbiamo partecipato a bandi per 100 milioni di euro e ne sono arrivati già 12 sul territorio metropolitano, quindi ci sentiamo tranquilli rispetto alla progettazione, speriamo che, la stessa, già consegnata alla Regione possa tradursi in una concretezza di finanziamenti che dovrebbero risolvere definitivamente il problema rifiuti sul territorio metropolitano. Abbiamo pensato a una raccolta differenziata e dell’indifferenziato, ragionando sugli impianti mancanti e ragionando su ogni singolo territorio per 97 Comuni. Oggi ho ancora la preoccupazione della scelta di un impianto unico, quello di Gioia Tauro, che ancora oggi, purtroppo, è un bruciatore e non un termovalorizzatore. Speriamo che la governance regionale si convinca che ne può nascere un secondo nell’alto cosentino, così come era previsto nel piano rifiuti. Questo garantirebbe una migliore raccolta. A Reggio la raccolta è migliorata sia come sistema sia come percentuale”.
“Abbiamo avviato importante processo di riforma costruendo questo ente regionale – afferma Siviglia in riferimento ad Arrical – che centralizza tutti gli aspetti legati alla pianificazione riguardante rifiuti e idrico. Abbiamo avviato un serrato confronto con le amministrazioni comunali che dovranno aderire ad Arrical. Siamo in avanzato stato di definizione del percorso e abbiamo l’adesione di oltre 150 sindaci, gli altri Comuni aderiranno nei prossimi mesi ed entro l’estate avremo il nuovo organismo. Abbiamo, inoltre, approvato il nuovo piano rifiuti, garantendo la limitazione di scarti in discarica e una gestione oculata per produrre energia. Abbiamo avviato il bando per raddoppiare l’inceneritore di Gioia Tauro puntando a termovalorizzare tutti i rifiuti di Reggio e Cosenza. Questo per limitare al massimo la produzione di rifiuti nelle discariche e produrre energia. Con l’ambito unico regionale non ci saranno più barriere ma un’unica governance per rifiuti e acqua”.
“La nuova strategia è puntare non sui Tmv ma su recupero del materiale attraverso le linee Remat. L’obiettivo non è più la differenziata ma il riciclaggio – ha spiegato Gualtieri – perché se dobbiamo raggiungere il 65 per cento nel 2035, dobbiamo puntare a una differenziata dell’almeno 80 per cento. A Reggio si deve spingere visto che si arriva al 35 per cento sulla differenziata rispetto al 65. Bisogna correre se si pensa all’obiettivo del 65 per cento di riciclo. Per questo è necessario un aiuto finanziario per mettersi in linea con una politica efficace. Per la prossima stagione i rifiuti non verranno più portati fuori”.