MESSINA – Una delegazione composta da 12 studenti, accompagnati dalla vicedirigente scolastica Grazia Spuria e dalle docenti Stefania Fabris, Laura Caruso, Stefania De Luca, Annalisa De Vito, Venera Di Blasi, Anna Fazio, Valentina Adamo, Maria Grazia Ruggeri, Melania Principato, Maria Catalano, Angela Reitano e il docente Salvatore Forestieri, ha voluto incontrare il sindaco Federico Basile per consegnargli una lettera. All’interno della missiva scritta dal gruppo di “ragazzi speciali” dell’Istituto comprensivo Tremestieri – G. Martino, alunne e alunni hanno espresso un desiderio che dal Comune definiscono “altrettanto speciale”.
Studentesse e studenti hanno scritto: “Chiediamo il suo aiuto per il ripristino e la riapertura di un’area a verde sita in prossimità dell’istituto che frequentiamo, perché la villetta potrebbe essere per noi un luogo di socializzazione e di condivisione per fare qualche lezione all’aria aperta. Siamo sicuri che lei Sindaco farà il possibile per esaudire il nostro desiderio”. La villetta di cui parlano i ragazzi dovrebbe essere quella posta a pochi metri, dall’altra parte della SS114, da anni al centro di un contenzioso tra l’Anas, proprietaria della zona, e il Comune, e per questo chiusa e spesso in condizioni di degrado.
Basile ha risposto che il recupero di spazi verdi è un “obiettivo primario”, soprattutto per loro, i giovani, “perché possiate vivere appieno momenti di inclusione e allo stesso tempo diffondere la cultura del rispetto e la tutela dei beni comuni”. E a margine della visita ha aggiunto: “Coinvolgerli e lasciarci coinvolgere dai ragazzi speciali che incontriamo come amministrazione ne vale sempre la pena e ogni volta che dedichiamo loro del tempo, sentiamo che in realtà arriva a noi il regalo più grande”.
Di uno spazio verde per l’istituto Gaetano Martino si parla ormai da anni. La scuola convive con a fianco un vero e proprio ecomostro, lo scheletro degli ex Grandi Magazzini, crollati per metà dopo il vasto incendio di oltre vent’anni fa. Nell’aprile 2022, quando sarebbe dovuta partire la bonifica, la dirigente scolastica Giuseppina Broccio aveva sperato in una “liberazione” da quella struttura, ma anche parlato del sogno di uno spazio verde al suo posto (qui l’articolo). L’iter per la bonifica poi si è bloccato. Nel dicembre scorso, su intervento della polizia municipale, è stato ripulito tutto l’esterno, ma non si sanno con certezza quali saranno le tempistiche per dire addio a quel gigante fatto di macerie e ferro, abbandonato da decenni.