Il Ponte di Messina è "una ipotesi reale". A riaprire la discussione sulla realizzazione, pochi giorni dopo il no deciso del ministro per le Infrastrutture Graziano Delrio, è un altro componente del Governo Gentiloni. Per il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti, reduce da una giornata palermitana per incontrare il Governatore siciliano Rosario Crocetta prima e il sindaco metropolitano Leoluca Orlando poi, "quello che sicuramente si deve fare è una velocizzazione infrastrutturale del passaggio tra Calabria e Sicilia".
E "fin qui l'ipotesi più sviluppata, anche progettualmente, è quella del Ponte di Messina". "Io ritengo che questa ipotesi su cui lavorare sia reale – dice De Vincenti all'Adnkronos – però, come abbiamo sempre detto, prima dobbiamo completare la velocizzazione della linea Salerno- Reggio Calabria, anche ferroviaria, e poi dobbiamo migliorare i trasporti ferroviari e stradali in Sicilia. E, quindi, il ponte si pone come il coronamento di un disegno di velocizzazione dei collegamenti da Palermo fino a Italia centrale e settentrionale". "Naturalmente – per De Vincenti – sono sempre aperte anche altre possibili ipotesi infrastrutturali" ma "al momento quella su cui si è lavorato di più, è il Ponte di Messina".
Pochi giorni fa, il ministro Delrio aveva invece sonoramente bocciato il progetto: "Il problema non è il ponte ma avere un collegamento ferroviario adeguato tra la Sicilia e il resto d’Italia, ovvero un collegamento tra la Sicilia e la terraferma ma dedicato all’alta velocità, e per farlo dobbiamo recuperare un ritardo, perché ci siamo soffermati sul ponte ma ci siamo dimenticati di considerare che bisogna prima programmare l’alta velocità tra Roma e Reggio Calabria", aveva detto. "Perché se non arrivi a Reggio Calabria in quattro ore a che serve il ponte?", aveva aggiunto. Mentre adesso il ministro De Vincenti parla di una "ipotesi reale". (AdnKronos)