Il deputato Francesco Gallo e la senatrice Dafne Musolino di Sud chiama Nord, componente del gruppo “Per le Autonomie Svp-Patt, Campobase, hanno scelto la linea dell’astensione sul voto di fiducia al governo Meloni. I parlamentari messinesi di Sud chiama Nord attendono “azioni concrete per il Meridione”. L’astensione della senatrice Musolino si aggiunge a quella del deputato Gallo.
La senatrice Dafne Musolino nel suo intervento al Senato in occasione del voto di fiducia al governo Meloni ha motivato questa scelta affermando di “voler conoscere le azioni concrete che il governo intenderà adottare per risolvere la questione meridionale, sulle quali ci troverà con una posizione di leale collaborazione, senza pregiudizi politici di parte e velleitari campanilismi ma al contempo non possiamo accontentarci oggi della teoria che parla dei problemi del Sud e rivendichiamo da subito misure rapide, concrete ed efficaci”.
La senatrice Musolino rivolgendosi alla Presidente Meloni ha affermato: “Sulla questione meridionale Lei ha articolato 5 macroaree di intervento: il divario infrastrutturale (da lei definita inaccettabile), l’eliminazione delle disparità con il Nord, la necessità di creare e garantire l’occupazione, la sicurezza sociale e il miglioramento della qualità della vita. Tuttavia, ha proseguito, pur condividendo questa enunciazione, nel suo discorso non sono riuscita a cogliere quell’elemento di concretezza che ci avrebbe consentito di comprendere come intende affrontare la questione meridionale, partendo proprio dalla istituzione del ministero delle Politiche del mare e per il Sud, le cui deleghe sembrano essere state ripartite su altri dicasteri, i cui ministri ci auguriamo che sappiano trovare il modo per collaborare insieme e soprattutto superare quelle posizioni che, già nel passato, hanno spesso contribuito a defraudare il Sud delle risorse che gli erano destinate, dirottandole verso il Nord e verso opere e infrastrutture che venivano considerate “più strategiche”, condannando il Sud ad un arretramento progressivo e irreversibile.”
Poi il monito al governo affinché “non perda l’occasione di affrontare alcuni temi irrisolti che hanno contribuito a causare ed alimentare la stagnazione economica del meridione.”