Il Tar Catania ha deciso, Francesco Tomasello può continuare ad occupare la poltrona di rettore sino al 2013. Con ordinanza del 21 novembre, il collegio giudicante della sezione catanese del Tribunale amministrativo – composto dal Presidente Calogero Ferlisi, e dai consiglieri Gabriella Guzzardi e Pancrazio Maria Savasta – ha rigettato il ricorso presentato da un gruppo di docenti e dipendenti dell’Ateneo peloritano, che contestano la legittimità della proroga di cui sta usufruendo il magnifico e, per questo, avevano chiesto l’annullamento di quegli atti che «risultano d'ostacolo alla convocazione del corpo elettorale d'Ateneo per la elezione del Magnifico Rettore».
Nelle 22 pagine di ricorso, gli avvocati Salvatore Librizzi e Giuseppe Mormini non sono riusciti a convincere i giudici amministrativi, i quali – «pur apprezzando le approfondite difese di parte ricorrente» – hanno rigettato le loro motivazioni, spiegando nell’ordinanza che «pende appello avverso la sent. n. 2586/2011 di annullamento delle norme dello statuto relativo alla proroga di un anno della scadenza del mandato del rettore; che, comunque, il mandato del Rettore è andato a naturale scadenza il 31 ottobre 2011(a prescindere dall’intervenuto annullamento della possibilità di proroga di cui alla sentenza sopra richiamata ed ancora sub Judice), quando era già vigente la c.d. “riforma Gelmini” portata dalla L. n. 240/2010, che prevede, art. 2, comma 9, la proroga del Rettore in carica al momento dell’adozione del nuovo Statuto attuativo dei contenuti della apportata riforma e fino al termine dell’anno accademico successivo a quello nel corso del quale è stato adottato il nuovo statuto».
In merito a quest’ultimo passaggio, il collegio giudicante rileva che « il nuovo statuto dell’Ateneo, adottato in data 29 ottobre 2011, riapprovato con modifiche il 13/04/2012 è stato successivamente approvato dal Ministero intimato e pubblicato sulla G.U.R.I in data 19 maggio 2012 ed entrato in vigore il 3/06/2012», sottolineando che «a partire dalla data di definitiva approvazione dello statuto decorre il termine di proroga del mandato rettorale, che nel caso a mano va pertanto a scadere il 30/09/2013 (in termini C. Stato, ordinanze n. 3091/2012 e n. 3919/12), termine entro il quale dovranno essere adottati i regolamenti attuativi del nuovo statuto anche con riferimento alla disciplina della elezione del rettore».
Secondo i giudici, dunque, «non sussistono i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare «sia sotto il profilo del fumus che del danno, poiché, allo stato, non ricorrono le richieste condizioni per indire le nuove elezioni, anche nella già rilevata considerazione della mancata adozione degli strumenti attuativi del nuovo statuto (non potendosi, tra l’altro procedere secondo le norme fissate dalla previgente disciplina regolamentare che ormai ha perduto efficacia)».
Tomasello vince così la battaglia, ma è solo il primo grado. Docenti e dipendenti potrebbero procedere in appello. Prima, però, dovranno smaltire la delusione per un pronunciamento che probabilmente non si aspettavano. (Danila La Torre)