Non solo risanamento e baracche. A dirlo è il consigliere comunale Libero Gioveniche, pur apprezzando la celerità che il sindaco ha assicurato sulle graduatorie dei 46 alloggi di Camaro Sottomontagna e per i 50 di villaggio Matteotti, oggi vuole ricordare che oltre a queste due graduatorie se ne devono completare urgentemente altre due: quella del bando per le assegnazioni degli alloggi popolari (scorporato dalRisanamento e scaduto il 28 maggio scorso) e quello per la mobilità negli stessi alloggi.
«Non è un caso, infatti, che l’assessorato o il Dipartimento in questione, oltre alla delega del Risanamento, abbia anche quella delle “politiche abitative”, perché, appunto, il disagio abitativo non viene vissuto soltanto da chi risiede in baracca, ma anche da chi, per esempio, abbia subìto uno sfratto esecutivo non per morosità oppure un’ordinanza di sgombero, ovvero abbia contemporaneamente una certificazione di anti igienicità dell’abitazione e un disabile grave all’internodel nucleo familiare» spiega il consigliere Pd.
Gioveni evidenzia poi che anche il principio della mobilitànegli alloggi popolari, per la prima volta in assoluto regolamentata da un bando, non può non essere considerata come prioritàda affrontare, perché sono numerose le famiglie di 5 componenti che vivono in alloggi popolari di 45 mq; fino ad oggi la mobilità si è affrontata soltanto attraverso lo “scambio consensuale”, ma è davvero giunta l’ora di dare seguito alle istanze pervenute nell’ultimo bando per il quale, appunto, non è stata ancora redatta la relativa graduatoria.
«Così come il principio della mobilità negli alloggi popolari deve essere visto anche al contrario, ossia: se, per esempio, originariamente a unafamiglia di 4 o 5 persone era stato assegnato un alloggio di 95 mq. e col passare del tempo il nucleo si è ridotto a soli 2 componenti, a questi dovrebbe essere assegnato un nuovo alloggio di superficie certamente inferiore, lasciando il proprio a disposizione di una famiglia più numerosa che ha presentato regolare istanza di mobilità».
Ci sono state circa 1000 domande presentate dai cittadini messinesiche hanno partecipato al bando per l’assegnazione di alloggi e che hanno tutto il diritto di capire quale sarà il loro futuro abitativo visto che per questo bando è stato previsto dal Dipartimento un numero di alloggi di sole 25 unità, aumentabile a 50.
Infine, Gioveni rivolge un ennesimo monito al sindaco De Luca: «Tutte queste emergenze che bollono in pentola non possono dicerto essere affrontate solo dai 2 o 3 dipendenti attualmente in servizio al Dipartimento politiche della casa, per cui si rende necessario e urgente capire come verrà strutturata la neonata Agenzia del Risanamento, visto che dopo la nomina “record” del CdA non si è ancora dato seguito alla composizione del personale che vi dovrà operare e che certamente dovrà anche essere formato».